Su VicenzaPiù Viva n. 7 in edicola e online per gli abbonati l’intervista a Gabriele Scotolati: riflessioni e opere per l’Adunata degli Alpini

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L'adunata degli Alpini e la Rotonda nell'illustrazione di Gabriele Scotolati
L'adunata degli Alpini e la Rotonda nell'illustrazione di Gabriele Scotolati

Su VicenzaPiù Viva, disponibile nelle 115 edicole di Vicenza e dintorni, nella nuova sede di Contrà Vittorio Veneto 68 e online per gli abbonati (clicca qui) , uno dei pezzi più forti è l’intervista a tutto tondo, presso la nostra sede, a Gabriele Scotolati, noto artista e illustratore vicentino, di Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù Viva, focalizzata sulla 95ª adunata degli alpini che è in corso a Vicenza. Questa occasione ha offerto a Scotolati l’opportunità di discutere non solo delle sue ultime opere, ma anche delle sue percezioni sul ruolo dell’arte nella società contemporanea. Di seguito proponiamo una breve sintesi delle 5pagine a lui dedicata su VicenzaPiù Viva n. 7.

Gabriele Scotolati con le sue due illustrazioni sull'Adunata degli alpini e la sua tessera da Aggregato marinaio nella nostra sede di Contrà Vittorio Veneto 68
Gabriele Scotolati con le sue due illustrazioni sull’Adunata degli alpini e la sua tessera da Aggregato marinaio nella nostra sede di Contrà Vittorio Veneto 68

Durante l’intervista, Scotolati ha esplorato la complessità del rapporto tra immagine e parola. Ha enfatizzato come le parole dovrebbero essere usate con precisione per comunicare la verità, mentre le immagini permettono una maggiore libertà interpretativa, potendo così evocare una gamma più ampia di reazioni e pensieri personali.

L’artista ha anche condiviso il racconto della scelta del suo nome d’arte, “Scotolati”, un nome che ha adottato nel 1983. Questo è stato ispirato da una strada bloccata e una segnaletica temporaneamente nascosta, un fatto che gli ha suggerito un legame con il cognome di una persona conosciuta durante quel periodo e lì residente. Il nome è diventato un marchio distintivo del suo stile artistico e una riflessione sulla sua identità creativa.

L’intervista ha poi messo in luce due opere specifiche di Scotolati dedicate all’adunata degli alpini. La prima, in copertina, illustrazione rappresenta un gruppo di alpini che, con espressioni gioiose e festose, si riunisce vicino a una villa del Palladio, simbolo storico e culturale di Vicenza, con in alto i due volti stoti di Cesare Battisti e Fabio Filzi. Questa scena cattura l’essenza della storicità e della grandezza degli alpini, riflettendo il profondo rispetto dell’artista per il loro ruolo nella storia italiana.

La seconda opera, pubblicata di seguito e descritta nell’intervista, ha suscitato discussioni da parte di qualcuno per la sua rappresentazione di un alpino anziano e affaticato, un’immagine che evoca sia la resistenza sia la fatica accumulata, ma che, ad alcuni, pare seduto per funzioni… metaboliche, non certo quello che Scotolati vuole trasmettere della sua illustrazione. Lo sfondo palladiano di questa opera, tra l’altro, aggiunge un ulteriore significato, collegando visivamente il soggetto al patrimonio culturale di Vicenza.

Un alpino sotto il peso delle sue dotazioni con Vicenza nello sfondo,, un'altra visione di Gabriele Scotolati
Un alpino sotto il peso delle sue dotazioni con Vicenza nello sfondo,, un’altra visione di Gabriele Scotolati

Attraverso queste opere e la sua intervista, Scotolati ha esplorato il significato più ampio degli alpini nella comunità, non solo come forza militare ma anche come simbolo di supporto e protezione del territorio. L’artista vede questi eventi come una trasformazione delle città che ospitano le adunate, momenti in cui le tradizioni si fondono con la modernità e dove la comunità può riunirsi in celebrazione.

Concludendo l’intervista, Scotolati e Coviello hanno riflettuto sull’importanza dell’arte nel documentare e interpretare gli eventi storici e culturali. Le opere di Scotolati, infatti, non sono solo rappresentazioni artistiche, ma anche documenti viventi che offrono una finestra sulle tradizioni italiane e sulla loro evoluzione nel tempo. Questo dialogo tra l’artista e il direttore di VicenzaPiù Viva ha offerto ai lettori un’occasione unica per comprendere più profondamente il valore dell’arte visiva e verbale nel racconto della storia contemporanea.