La politica offre una infinità di spunti a chi si diletta di satira, anche troppi. Dopo un po’ ti accorgi di provare una strana sensazione, come una specie di nausea post-prandiale. Hai fatto indigestione.
Allora devi metterti a regime alimentare, anche se sarebbe meglio digiunare del tutto.
Ma non ce la fai. Hai l’umorismo nel sangue, o meglio sei ormai gelotomane, devi ridere e far ridere.
Allora ti butti sulle vignette purchessia, quelle senza parole. Giocando solo sull’invenzione grafica e non sulle parole. Alla faccia dei dotti che affermano che: ”Pictura est laicorum literatura”.
Non si può chiamare pandemia solo perché gli operai non si infettano a vicenda e quindi nessuno può studiare un vaccino per salvarli.
D’altra parte, secondo alcuni, questi sono gli inevitabili danni del giusto profitto. Come dire, uccisi dal fuoco che gli si dice amico.
Qui tutte le vignette di Claudio Mellana e quelle di Almor e Mellana
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