“Quel boschetto era un vanto della zona, è stato devastato. I residenti raccoglievano le foglie e le mettevano in sacchetti in strada per la raccolta”. Inizia così il racconto di un nostro lettore, che, come abbiamo sollecitato nei giorni scorsi, ci segnala cose belle o brutte del proprio quartiere. Siamo in via Cadamosto, quartiere Villaggio del Sole, una zona che ha fatto del verde pubblico un vanto per anni, anche se poi è stata molto cementificata in quanto resa residenziale; il verde, diciamo, è rimasto nella confinante località Maddalene. Ma a quel boschetto i residenti, molti anziani, erano affezionati, si occupavano, come detto, personalmente della raccolta delle foglie, e non capiscono perché il Comune abbia deciso di potare quelle piante.
“Con la scusa di alberi non autoctoni – ci spiega ancora Benetton – è stato fatto uno scempio”. Altri residenti denunciano anche che in alcuni casi oltre ai rami siano state tagliate le piante in toto. Benetton ci ha mandato delle foto, che parlano da sole, del prima e dopo la potatura.
“Davvero non si comprendono le finalità di una simile devastazione di una zona che era curata amorevolmente dalle cinquanta famiglie del caseggiato e che offriva ai numerosi anziani ombra ed ossigeno. Era un piccolo vanto ammirato da tutti ed esempio di senso civico. Forse qualche albero sarà stato malato, ma la quasi totalità sembrava sana. Forse qualche pino era diventato troppo grande in mezzo ad altri alberi. Sicuramente si sarebbe potuto operare in modo selettivo. Allo scempio si aggiunge la beffa: i rami degli alberi che danno sulla strada e che arrivano quasi fino al marciapiede opposto, pericolosi durante le burrasche e che sono caduti spesso sulle auto in sosta, non sono stati potati adeguatamente. Ho visto persone anziane piangere – spiega ancora il nostro lettore – perché molti di quegli alberi erano stati piantati da loro”.
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