Vincolo su Monte Berico e Riviera Berica, Comune Vicenza ricorre al Tar. Rucco: “area troppo vasta, problema per cittadini”

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ricorso al Tar Comune di Vicenza dopo giunta del sindaco Rucco
ricorso al Tar Comune di Vicenza dopo giunta del sindaco Rucco

Il vincolo di notevole interesse pubblico dell’area di Monte Berico e della Riviera Berica settentrionale, elaborata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza (commissione regionale per il patrimonio culturale del Veneto) è stato approvato definitivamente a marzo 2021, nonostante le osservazioni del Comune da ottobre 2020 a gennaio 2021. Ora però, annuncia il sindaco Rucco, che ha anche la delega all’urbanistica, nel dopogiunta di oggi 19 maggio, verrà presentato un ricorso al Tar contro questo vincolo che “blocca un sesto del territorio di Vicenza impedendo una pianificazione urbanistica”. “È giusto che ci siano strumenti di tutela del territorio – afferma Rucco – ma non posso vincolare un sesto del territorio comunale con gravi limitazioni alla potestà comunale di pianificazione del territorio. Non vuole dire che io voglia fare i condomini ai Ferrovieri o a Casale, vuol dire che dobbiamo essere liberi, gli uffici, se un cittadino viene a chiedere, di poter decidere se è il caso o meno, tenuto conto che le linee del sindaco sono a favore di una riduzione dell’edificazione del territorio e di una maggiore politica green, noi lavoriamo sul verde e sulla riduzione del consumo di suolo che sarà 0 nel 2050”.

“L’interesse dell’amministrazione è co-pianificare le decisioni su un’area così vasta, 12 chilometri quadrati – ha aggiunto il legale del Comune – e che esse siano invece coordinate tra Regione, ministero ed enti interessati, anche perché da un punto di vista paesaggistico l’area che è stata attenzionata dal ministero si estende fino al confine politico con il Comune di Vicenza e potrebbe comprendere gli interessi anche dei comuni limitrofi. Il punto chiave, che ci vede in disaccordo con Regione e Soprintendenza, è comunque che certe decisioni debbano essere co-pianificate. Un ricorso analogo è stato fatto dai Comuni delle valli del Comelico. Siamo in attesa di capire se si tratta di una pianificazione paesaggistica o una dichiarazione di notevole interesse pubblico. In questo secondo caso, anche per un’area così vasta, il vincolo rimarrebbe”.

“L’obiettivo è rivedere insieme questo vincolo – spiega ancora Rucco – e discuterlo in maniera condivisa. Il nodo è la vastità dell’area, che pone tanti problemi ai cittadini, mi immagino un imprenditore o un cittadino che deve fare un intervento, non si può fare quasi nulla”.