I viticoltori associati da oltre due anni potranno inserirlo in etichetta e sulla capsula per comunicare in modo chiaro uno stile di intendere il vino
Un logo associativo da apporre sulla bottiglia come segno distintivo di qualità per i consumatori. È la scelta dell’Associazione VinNatur di Gambellara che durante l’ultima assemblea ha approvato, attraverso una votazione online dei soci data l’impossibilità di riunirsi fisicamente, la proposta di inserire in etichetta o sulla capsula, a partire dall’annata 2019, un marchio riconoscibile per i consumatori. L’obiettivo è di comunicare in modo chiaro e trasparente l’operato in vigna e in cantina di tutti i viticoltori associati. “Vogliamo che chiunque acquisti una bottiglia di vino con impresso il logo VinNatur, sappia fin da subito quali sono i principi e lo spirito che guidano il nostro operato e quali sono i canoni secondo i quali produciamo il nostro vino – afferma Angiolino Maule, presidente dell’Associazione – Un simbolo di facile lettura per il consumatore finale, uno strumento di immediatezza comunicativa e un marchio di qualità e garanzia a disposizione dei soci”. L’utilizzo del logo associativo non è un’imposizione, ma una possibilità della quale potranno usufruire tutti i produttori di vino naturale soci VinNatur da almeno due anni.
“La naturalità è ormai un dato di fatto, e si esprime tramite produzioni di alto profilo in grado di raccontare in modo fedele il proprio territorio – prosegue Maule – È questo che l’Associazione viticoltori naturali vuole difendere e promuovere da sempre, innanzitutto tramite lo strumento del Disciplinare e ancor più oggi con l’apposizione di questo marchio”.
VinNatur dal 2016, anno in cui è stato introdotto, verifica il rispetto del Disciplinare di produzione da parte dei suoi associati e certifica i nuovi membri attraverso uno specifico piano di controlli eseguito da un ente di certificazione terzo riconosciuto dal MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). L’operazione si ripete ogni anno e prevede il sorteggio del 40% delle aziende associate che ricevono una o due visite ispettive da parte dell’ente preposto. Se un produttore non risulta conforme alle direttive del Disciplinare incorre in diversi moniti secondo una classe di rischio che prevede in extremis anche l’allontanamento dall’Associazione. Il piano controlli che certifica il rispetto del Disciplinare, quindi, è la migliore garanzia per l’inserimento del logo nelle bottiglie.
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