Una seguace di Qanon è stata identificata ieri dalla polizia di Vicenza nei pressi della caserma Ederle, nel corso dei controlli antiterrorismo disposti dal Ministero dell’Interno per la sicurezza delle persone durante il periodo di Pasqua.
La donna di 47 anni è risultata essere scomparsa da un paesino delle Marche qualche giorno fa e per la quale i familiari erano in apprensione. Contattati telefonicamente dai poliziotti, sono stati invitati a recarsi in città quanto prima.
L’intervento dei poliziotti è avvenuto intorno a mezzogiorno dopo essere stati allertati dal sistema di prevenzione anti-terrorismo per la presenza di una donna in stato di agitazione nei pressi della base militare di Via della Pace.
La seguace di Quanon proferiva frasi sconnesse e accusava i militari americani di stanza a Vicenza e le forze dell’ordine in generale di oscure trame anti-sistema. “Chiedeva con insistenza – spiegano dalla Questura – di parlare con i responsabili del sistema informatico della Caserma Ederle, ritenendoli responsabili di violare la sua privacy e quella di altre persone”.
Ed è in questo frangente che la donna ha rivelato agli agenti di essere una seguace del gruppo politico di estrema destra i cui membri sostengono una teoria secondo la quale esisterebbe un’ipotetica trama segreta organizzata da un presunto Deep State che avrebbe agito contro l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e i suoi sostenitori. In mano aveva vario materiale cartaceo con contenuti divulgativi del gruppo in questione.
La sua appartenenza alla setta è stata confermata dai famigliari che hanno anche riferito alla polizia di Vicenza che la 47enne si è allontanata da casa più volte nel corso degli ultimi mesi, sempre sostenendo idee farneticanti ed evidenziando comportamenti aggressivi, per cui era stata anche sottoposta a vari trattamenti sanitari.
La seguace di Qanon è stata quindi affidata ai sanitari del Suem 118 per le cure mediche necessarie.