Nella giornata di giovedì 10 agosto gli Agenti di Polizia della Questura di Vicenza hanno proceduto al sequestro cautelare amministrativo di 34 fucili, di 3 pistole 15 baionette, 2 pugnali, 2 daghe e 1064 munizioni. Il provvedimento di sequestro si è reso necessario a seguito degli interventi effettuati dalle pattuglie della Squadra “Volanti” dopo che erano pervenute numerose segnalazioni alla Centrale Operativa della Questura con le quali veniva riferita in maniera preoccupata che da alcuni mesi era in atto un contenzioso anche violento per il mancato rispetto dei confini della proprietà.
“Lo scopo di questi provvedimenti amministrativi di ritiro delle armi – ha tenuto a porre in evidenza il Questore Sartori (qui l’azione del questore dal suo insediamento in città e provincia, ndr) – è quello di prevenire escalation di violenza tra soggetti in conflitto tra loro, con possibile utilizzo delle armi, in modo da evitare che si possano verificare vere e proprie tragedie.”
Ufficio storico della Polizia di Stato
Se dovessimo immaginare di dare forma materiale alla storia della Polizia, forse potremmo figurarci un grande mosaico nel quale le singole tessere, i singoli motivi, i singoli temi, indipendentemente dalle vicende che narrano, compongono una articolata raffigurazione.
Questa complessità è frutto della sua profonda relazione con l’evoluzione sociale e istituzionale dello Stato italiano e dei compiti e funzioni che da sempre le vengono assegnati, agendo sempre in nome della legge e a tutela della pubblica sicurezza.
Quindi si possono scoprire storie di donne e di uomini, di tensioni e passioni, di abnegazione e creatività. Storie più o meno quotidiane, più o meno semplici, tasselli di una storia più grande.
Oppure indirizzare lo sguardo alla sua evoluzione storica dal punto di vista regolamentare e alle sue diverse denominazioni, legate alla vita politica del paese; alle sue uniformi, alle sue macchine….Quante volte abbiamo sognato con i nostri occhi di bambini vedendo sfrecciare la mitica pantera negli anni ’60!
Ma non solo. Si può seguire la nascita della Polizia Scientifica, l’attività degli uomini che l’hanno plasmata nei contenuti e nei metodi applicativi e curiosare tra le prime forme di segnalamento ed identificazione ed il progressivo affinamento della strumentazione tecnologica.
A proposito di documentazione, si può dare un’occhiata ai primi passaporti per l’estero, ai lasciapassare interni e via dicendo; e non da ultimo dare una divertente sbirciata alle vignette dei giornali satirici che, dalla metà dell’800 hanno raccontato, con le sfumature più varie, la vita e le vicende del ‘birro’ del ‘pitalettaro’, del poliziotto.
Uno spazio informativo composto da testi ed immagini diretto a quanti abbiano la curiosità di avvicinarsi ad un mondo vario e affascinante; una finestra costantemente aperta ed in continuo aggiornamento.