
L’Università di Padova e il Comune di Vicenza hanno siglato un accordo che prevede l’apertura nella sede vicentina dell’ateneo di uno Sportello antiviolenza, ovvero di un luogo di ascolto dedicato a tutta la comunità accademica.
Lo sportello antiviolenza, che sarà attivo da maggio, offrirà supporto gratuito in caso di discriminazioni, molestie, abusi, violenza contro le donne e verso gruppi di minoranza di genere e sessuale, che possano verificarsi all’interno delle strutture dell’ateneo di Padova presenti nel territorio vicentino o nei contesti di riferimento delle persone che lo frequentano.
Nell’ambito del progetto Università Responsabile – UniRe, lo sportello opererà in sinergia con gli organismi e le figure di tutela e garanzia dell’ateneo , in particolare il consigliere di fiducia, e con le istituzioni e la rete di servizi presenti a livello territoriale.
L’Università ha già attivato nella sede padovana uno spazio di ascolto operativo dall’1 luglio 2024 a cui si sono rivolte a oggi 29 persone. Si tratta per la maggior parte di studentesse che hanno segnalato relazioni disfunzionali in cui, ad esempio, il partner non accetta la fine del rapporto.
Lo sportello antiviolenza vicentino sarà un’articolazione del Centro Antiviolenza di via Vaccari 11, al quale spetterà l’onere di garantire la funzionalità organizzativa ed operativa del nuovo punto di accesso.
Ciò consentirà di ampliare la rete territoriale del CEAV – che già conta sportelli nel Comune di Arzignano e nel Comune di Pojana Maggiore – e di aumentare sia la conoscenza dell’esistenza della rete regionale antiviolenza sia la consapevolezza di come agire per prevenire e contrastare tale fenomeno.
“Lo sportello ha l’obiettivo di favorire i contatti per le persone vittime di violenze, abusi e maltrattamenti – spiega la prof.ssa Gaya Spolverato, delegata alle Politiche per le pari opportunità dell’Università di Padova -, e costituisce un grande passo avanti nel voler permettere a studentesse e studenti di trovare proprio nella loro università un punto di ascolto e di indirizzo. L’apertura di uno sportello a Vicenza è particolarmente indicativo di come un ateneo che conta oltre 70 mila studenti insista in un territorio che non è solo quello padovano, ed è importante che vengano offerte eque opportunità a tutti gli iscritti ovunque essi studino, creando così un forte senso di appartenenza e di comunità”.
“Il Comune di Vicenza – dichiara l’assessore alle politiche sociali del capoluogo berico Matteo Tosetto – ha aderito con convinzione alla decisione di aprire questo nuovo servizio nell’ambito delle iniziative promosse contro le violenze e le discriminazioni. La cronaca, a partire dal caso di Giulia Cecchettin, ci ha insegnato che anche in luoghi acculturati come quello universitario si insinua la piaga della sopraffazione di genere. Lo sportello che il Ceav, forte di una pluriennale esperienza sul territorio, andrà a gestire in ateneo sarà un presidio a servizio della comunità accademica sempre più numerosa in città”.
Il nuovo sportello sarà aperto da maggio all’Ex Gil, in contra’ della Piarda n.9, attuale sede del Dipartimento di Tecnica e gestione dei Sistemi industriali.