Violenza di genere, Erdogan esce dalla Convenzione di Istanbul. Zottis: “Turchia ci condanna al Medioevo”

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Erdog?an
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“La scelta della Turchia di Erdogan di uscire dalla Convenzione di Istanbul deve essere condannata ‘senza se e senza ma’ da tutte le istituzioni. È uno schiaffo ai diritti delle donne, in un Paese dove avviene un femminicidio al giorno e che ci tocca da vicino perché la violenza di genere è ben lontana dall’essere sconfitta, in Italia come nel resto d’Europa. Oltre a creare un precedente pericoloso perché altri Stati potrebbero prendere la stessa direzione. La sua ratifica, nel 2011, è stata frutto di un percorso che è stato portato avanti con fatica e che deve proseguire: non possiamo accettare passivamente decisioni fuori dal tempo dannose per tutti”. È quanto dichiara in un comunicato Francesca Zottis, Vicepresidente del Consiglio regionale, a proposito dell’uscita di Ankara dal trattato contro la violenza di genere, entrata in vigore oggi, primo Paese su 46. “Piena solidarietà alle donne che sono scese in piazza – aggiunge la Vicepresidente – quella di Erdogan è una scelta vergognosa e l’Unione Europea dovrebbe far sentire la propria voce, a maggior ragione in un momento storico dove è culturalmente e giuridicamente centrale il dibattito contro lo sfruttamento e per la parità dei diritti e in cui si parla della necessità di un Women New Deal”.

“È il momento che l’Europa trovi la forza per fare uno scatto in avanti su questo come su altri temi – ribadisce Zottis – ad esempio, la questione migratoria: non possiamo farci dettare l’agenda o ricattare da chi vuole riportare indietro le lancette della storia, condannandoci a un eterno Medioevo”.