Venerdì sera scorso – scrive nella nota che pubblichiamo Coalizione Civica Schio – un barista di 54 anni è stato picchiato a sangue. Sembra che dei delinquenti siano stati sorpresi e ripresi dal coraggioso proprietario del locale. I due sono andati a cercare rinforzi, sono tornati in 7 o 8, hanno spaccato la vetrina e hanno sfigurato il barista costretto a subire 30 punti di sutura tra testa e collo. Dopodiché gli stessi criminali hanno attaccato una coppia di amici (un ragazzo e una ragazza) incontrati casualmente in Piazza Statuto. Senza alcun motivo apparente i due giovani sono stati picchiati e rapinati. Aggrediti proprio di fronte al Comune di Schio. Si tratta di due gesti vili e orribili, di una violenza estrema alla quale la nostra città non era più abituata. Coalizione Civica Schio condanna con forza questi soprusi inaccettabili. Per noi non esistono stranieri o italiani, ma esistono violenti e non violenti, azioni legali e reati. Noi vogliamo una città sicura, difendiamo con forza il valore della legalità e condanniamo ogni forma di violenza.
Valter Orsi aveva promesso una città più sicura. Quello che sta accadendo negli ultimi mesi ci rivela il fallimento delle sue politiche. Ci sono decine di ragazzi, che non studiano e non lavorano, dei quali probabilmente l’amministrazione non si è accorta. L’anno scorso da Schio sono andati via 212 immigrati, quindi non si può dire che questo sia l’esito di immaginarie invasioni. Questi ragazzi sono qui da sempre, spesso sono nati qui. Perché allora il problema nasce solo adesso? Perché a Schio non c’è mai stata questa escalation di violenza in centro? Forse perché si è smesso di fare un lavoro attento e capillare per riconoscere, accompagnare e prevenire il disagio. Non servono progetti magniloquenti per finire sul giornale, ma le antenne aperte, una presenza costante e diffusa sul territorio. Questo dimostra che la sicurezza non si realizza con le sparate securitarie. C’è quindi una responsabilità evidente dell’amministrazione. Una città è sicura se ci si prende cura della città. Una città è sicura, se si-cura. Quando si smette di affiancare pazientemente gli ultimi, di seminare integrazione, questi sono i frutti avvelenati che si raccolgono.
Veniamo, poi, alla gestione della sicurezza. Il sindaco Orsi è autorità di pubblica sicurezza e ha anche la delega alla sicurezza. Secondo quanto dichiarato dal sindaco, i carabinieri venerdì sarebbero arrivati in ritardo. In una cena di qualche settimana fa della sua lista il sindaco ha tenuto un discorso pubblicato su Facebook nel quale ha attaccato un funzionario di sicurezza della città. Lo ha fatto nel suo stile: alludendo, ma senza mai fare nomi. Così si crea un nemico per il popolo, ma non ci si prende la responsabilità di ciò che si dice. Questo segnala che non esiste un clima di armonia tra le varie forze. Compito del sindaco, come autorità di pubblica sicurezza è proprio quello di organizzare una efficiente collaborazione tra carabinieri, tenenza della finanza e forze di polizia locali. Se il clima è quello di attacchi pubblici in diretta web, si capisce perché la collaborazione non stia funzionando. Il fatto che Orsi si accorga solo dopo più di quattro anni di governo della necessità di un commissariato di polizia la dice lunga. Noi non siamo in disaccordo. Visto il fallimento del sindaco, che a Schio venga un delegato del prefetto e del questore a sostituirlo come autorità di pubblica sicurezza, forse potrebbe essere meglio per la città.
Coalizione civica Schio manifesta la sua intransigenza per questi continui episodi di violenza che per la nostra città non sono più accettabili. Vogliamo una città sicura. Sappiamo che potremo raggiungere questo obiettivo solo se saremo in grado di riproporre delle politiche inclusive e non simulando pugni sul tavolo, se saremmo in grado di far collaborare e coordinare le diverse forze di sicurezza.
Coalizione Civica Schio
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