Interrogazione parlamentare di IV sul caso della bambina violentata a Mestre

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Il caso della violenza sessuale ai danni di una bambina di 11 anni a Mestre approda in Parlamento. Le senatrici di Italia Viva, Raffaella Paita, capogruppo, e Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione affari sociali del Senato, hanno annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio.

L’iniziativa mira a fare luce su eventuali errori che potrebbero aver condotto al tragico evento.

Al centro dell’interrogazione vi è la figura di Massimiliano Mulas, il 45enne accusato della violenza avvenuta nell’androne del palazzo dove vive la ragazzina. L’avvocato di Mulas, Ignazio Ballai, ha reso noto di essere in attesa di esaminare le carte relative alla vicenda e ai trascorsi violenti del suo assistito.

Mulas, rintracciato a Mestre la sera stessa dei fatti dopo aver perso il portafogli con i documenti durante la fuga, era già stato condannato per violenza sessuale a Padova nel 2008 e, secondo quanto emerso, avrebbe altri precedenti per reati a sfondo sessuale e rapina.

Le senatrici Paita e Sbrollini esprimono sconcerto per il fatto che Mulas, nonostante i suoi numerosi precedenti per violenza sessuale e condanne per reati gravi, non sia mai stato considerato socialmente pericoloso. Rivolgono quindi direttamente al ministro Nordio la domanda su quali misure intenda adottare per evitare il ripetersi di casi analoghi. Le senatrici concludono la nota ringraziando i carabinieri per il tempestivo arresto dell’uomo, avvenuto anche grazie alla loro mobilitazione fuori servizio.