Violenza sessuale a Vicenza, Polizia arresta guineano 25enne

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Polizia di Stato di Vicenza: un arresto

Un cittadino guineano di 25 anni è stato arrestato a Vicenza dalla Polizia: è accusato di violenza sessuale a una donna. L’arresto è stato effettuato al termine di un lungo periodo di indagini dagli agenti della Polizia di Stato in servizio all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Vicenza, in collaborazione con quelli del Commissariato di Polizia “San Paolo” di Roma.

I poliziotti hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dall’autorità giudiziaria berica nei confronti di N. D. M.

L’uomo è accusato di violenza sessuale in relazione a quanto accaduto a Vicenza a dicembre scorso. Nella notte tra il 22 ed il 23 le volanti della Questura sono intervenute al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Bortolo su richiesta dei sanitari che riferivano della presenza di una giovane vittima.

Quest’ultima ha riferito che, nei pressi della pista ciclabile, nel tratto compreso tra le scalinate di Monte Berico e Valletta del silenzio, era stata abusata sessualmente da un giovane a lei sconosciuto. L’atto era avvenuto dopo che la ragazza aveva litigato con il compagno e si era allontanata dal locale dove si trovava in sua compagnia. Secondo la ricostruzione fornita, è stata inseguita e aggredita da un giovane di carnagione scura che la costringeva ad un rapporto sessuale completo, contro la sua volontà. Nonostante i tentativi di divincolarsi e fuggire, la vittima veniva immobilizzata e portata in un luogo appartato dove la violenza continuava. Poi, approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino, la giovane è riuscita a fuggire e ad allertare i familiari che la conducevano al pronto soccorso.

“La ricostruzione dei fatti avveniva grazie alle dichiarazioni della vittima che, con estrema precisione, ricostruiva tutti i momenti della brutale aggressione fornendo dettagli e particolari che si rivelavano fondamentali per gli investigatori – informano dalla questura -. Gli abiti indossati dall’uomo, i luoghi presso i quali la donna era stata costretta a subire la violenza, consentivano ai poliziotti di individuare il presunto responsabile che, in pochi minuti, veniva condotto in questura.

Sebbene il riconoscimento operato dalla parte lesa non fosse certo, gli agenti delle volanti hanno raccolto una serie di elementi indiziari che, seppur inidonei a consentire un arresto in flagranza, costituivano i principali elementi su cui veniva articolata l’ordinanza emessa dal tribunale di Vicenza e che, nella giornata di ieri, è stata eseguita dagli agenti del commissariato romano.

In particolare gli abiti indossati – un paio di ciabatte estive, inusuali per il clima di dicembre -, i riscontri relativi al profilo genetico del sospetto, disposti dal Pubblico Ministero e poi rivelatisi appartenente proprio all’indagato, il ritrovamento, infine, di un effetto personale della vittima proprio in uno dei luoghi dalla stessa segnalati e sottoposto ad un accuratissimo sopralluogo della Polizia Scientifica di Vicenza, contribuivano a consolidare l’impianto indiziario confluito poi nel provvedimento del tribunale.

L’uomo, che nei giorni precedenti a quello della violenza sessuale, era stato già indagato in stato di libertà per aver aggredito alcuni sanitari all’interno del piazzale della sede del 118 a Vicenza, si era introdotto in una abitazione privata del centro cittadino venendo poi scoperto dai proprietari ed aveva opposto resistenza agli agenti intervenuti, veniva allontanato dal territorio nazionale ed accompagnato presso il CPR di Ponte Galeria (RM) dove si trovava ieri e dove veniva intercettato dagli Agenti del Commissariato che lo conducevano, al termine degli atti di rito, presso il carcere di Regina Coeli“.