Violenza sulle donne a Vicenza, consiglieri di centro sinistra: fenomeno più vasto rispetto a frasi Ciambetti su numero denunce

Se chi amministra non è in grado di percepirlo, non sarà nemmeno in grado di contrastarlo

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Violenza sulle donne
Violenza sulle donne

A pochi giorni dall’ondata di violenza di genere che ha colpito la città e dopo un consiglio comunale convocato d’urgenza sullo stesso tema, è inaccettabile sentire il presidente del Consiglio della Regione Veneto Roberto Ciambetti affermare con sprezzo, in riferimento ai fatti accaduti a Rimini: “Sapete ad oggi quante sono le denunce presentate? Due.”

Le parole di Ciambetti sono gravissime, perché il problema non risiede nel numero delle denunce presentate, ma sta nel contesto socio-culturale e politico che fa sì che solo una donna su venti denunci le molestie subite. Ad ogni denuncia presentata, quindi, corrisponde un vasto mondo di violenze, fisiche e verbali, che evidentemente Ciambetti non riesce a percepire.

Cercare di “quantificare” gli episodi di violenza per individuare una soglia al di sotto della quale queste non costituiscono un problema, non solo minimizza un fenomeno invece molto serio e radicato, ma rappresenta anche un tentativo da cui tutti dovrebbero dissociarsi. Purtroppo, però, nessun esponente della maggioranza ha avuto il coraggio di prendere le distanze da tali affermazioni.

È necessario, oggi più che mai, un contrasto alla violenza sulle donne in tutte le sue forme, senza distinguo; per questo ribadiamo la nostra solidarietà a tutte le donne che subiscono molestie, che siano denunciate o meno.

I consiglieri comunali

Leonardo Nicolai, Cristiano Spiller, Isabella Sala, Sandro Pupillo, Ennio Tosetto, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa, Cristina Balbi, Alessandro Marchetti, Gianni Rolando, Alessandra Marobin, Giovanni Selmo