ViPiù e caso Voghera, dopo Covolo (Lega) parla Cappelletti (M5S): operi magistratura ma se avesse sparato il marocchino ucciso dall’assessore?…

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Enrico Cappelletti, già senatore e candidato M5S alla presidenza del Veneto
Enrico Cappelletti, già senatore e candidato M5S alla presidenza del Veneto

Caro Direttore, approfittando della sua richiesta di intervento avanzata ai politici vicentini e a giuristi sul caso Voghera, sono rimasto, come immagino molti dei suoi lettori, molto impressionato dai fatti di Voghera. Veramente il nostro destino, come Paese, è quello di diventare un Far West, dove ciascuno si fa giustizia da sé? Non voglio entrare nel merito del fatto accaduto, a differenza di Salvini che ha già assolto il suo assessore a prescindere: preferisco che siano gli inquirenti a stabilire dinamiche e responsabilità.

Assessore leghista di Voghera Massimo Adriatici
Assessore leghista di Voghera Massimo Adriatici

La mia considerazione è invece questa: se, a parti inverse, a sparare fosse stato il cittadino extracomunitario aggredito dall’assessore, saremmo tutti qui a parlare di legittima difesa? E poi, vogliamo vivere in un Paese dove i cittadini se ne vanno al bar con una pistola nella fondina e con il colpo in canna?

E ancora, l’atmosfera creata nel Paese da Salvini e Meloni, la loro intolleranza non per i delinquenti (quelli li vogliono tutti tirare fuori dalla galera con la prescrizione breve e con i referendum per affondare la Giustizia), ma per i diversi, per gli ultimi, per chi non ce la fa, ebbene questa atmosfera perversa ha un legame con quanto è successo?

Ricordo che qualche pazzo che girava in macchina per le piazze d’Italia, a sparare alla gente di colore che incontrava per strada, purtroppo lo abbiamo già avuto. Spero che si tratti di fatti isolati, spero che il livello di civiltà raggiunto del nostro Paese faccia da barriera.

Sono però anche consapevole che, se dovesse passare senza modifiche la legge salva-delinquenti, la “riforma Cartabia” per intenderci, anche fatti gravi come questo saranno di fatto improcedibili in appello, come peraltro quasi tutti i reati di mafia come il concorso esterno, la corruzione, il voto di scambio, il riciclaggio, la turbativa d’asta, il disastro ambientale. La faranno franca i responsabili del crollo del Ponte Morandi, i responsabili di reati sessuali, di pornografia minorile…

In una città come Vicenza che già dovrà mandare giù il rospo della prescrizione di Zonin, credo che tutto questo dovrebbe portare ad una più profonda riflessione: è proprio questo il Paese dove vogliamo far crescere i nostri figli?

Con la consueta cordialità,

Enrico Cappelletti