ViPiu.it ha sospeso per 5 ore la pubblicazione di notizie: “disagio” per premio a Ugone di Rucco e Ciambetti che dimenticano le altre associazioni

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A scopo dimostrativo per il disagio creato dalla decisione di Rucco e Ciambetti (o viceversa) di premiare solo Noi che credevamo nella BPVi di Luigi Ugone, irriverente verso le associazioni non premiate, anche se per molti e per i fatti addirittura più meritevoli di quella di Ugone, abbiamo interrotto fino alle 18 di oggi ogni aggiornamento della testata in segno di protesta e lasceremo questo articolo in home page (a scalare nel tempo nella sezione Spigolature) per tutto il tempo necessario a far riflettere i vicentini, Ciambetti e il sindaco uscente (prima pubblicazione alle 12.38, aggiornamento alle 20.19, ndr) e con l’augurio che questi ultimi due politici correggano il loro grande errore discriminatorio.

I fatti

Luigi Ugone, presidente di Noi che credevamo nella BPVi, arrivò addirittura ad occupare l’atrio del Comune di Vicenza (vedi anche video in copertina e foto di seguito) minacciando l’attuale sindaco Francesco Rucco di tornare in centinaia per bloccare ulteriormente le attività dopo che Rucco aveva concesso democraticamente una sala a chi scrive e al suo e vostro giornale per illustrare alla stampa e, in primis, a tutte le associazioni il contenuto vero del primo provvedimento a favore dei risparmiatori, boicottato con danni per gli stessi proprio da Ugone ed altre, poche ma “rumorose”, associazioni a lui vicine.

Tutte le associazioni erano state invitate, inclusa quella di Ugone che nel video, invece, urla, una delle sue bugie, che Rucco (allora il “potere”, oggi il sindaco riverito per il premio per le… sue minacce di allora?), non vuol far entrare i suoi, quando, invece, l’ingresso era stato limitato dalla Digos, presente per le minacce ricevute via mail dal sottoscritto, e dalla capienza della sala a un rappresentante per ogni associazione) .

Banche, Luigi Ugone occupa l'ingresso di palazzo Trissino
Banche, Luigi Ugone occupa l’ingresso di palazzo Trissino

Ora apprendiamo che ieri è stato conferito ufficialmente un premio in Comune dal sindaco Rucco e dal consigliere comunale Ciambetti (perché ci fosse lui e non magari un assessore con deleghe più appropriate all’evento lo lasciamo interpretare a voi) per l’impegno profuso nel poter far indennizzare i soci azzerati dalla banca locale.


Del premio lo abbiamo saputo, e poi verificato sulla pagina Facebook dell’associazione predetta, da vari risparmiatori, che da tempo hanno capito che la strada iniziale era quella giusta e che le azioni successive, comunque guidate dai consigli legali del Prof. Avv. Bettiol e dalle lotte senza rumore e senza aggressioni di Patrizio Miatello, hanno portato a un esito inferiore a quello previsto inizialmente.

Ma a parte queste, che possono essere considerazioni opinabili seppur da noi ed altri esperti dimostrabili, così come è immediatamente dimostrabile che i relativi legali sino stati presenti a ben poche delle 117 udienze del processo alla Banca Popolare di Vicenza in cui l’associazione di Ugone aveva fatto costituire, inutilmente e lo si sapeva, un gran numero di associati come parti civili, fa specie che sia stata premiata Noi che credevamo nella BPVi e non altre associazioni, secondo noi più meritevoli e comunque con una scelta non sottoposta al Consiglio comunale se non altro per opportunità etica nei confronti di tutta, indistintamente, la città e non solo dalla parte rappresentata dalla maggioranza.

Tutto questo è, per giunta, avvenuto alla chetichella senza averne dato conoscenza ai cittadini neanche tramite gli organi di stampa (forse per vergogna o magari per opportunità politica vista la prossima ventilata e, comunque, legittima candidatura di Ugone, da qualunque parte, la sua di certo, si candiderà?).

Insomma, il sindaco, precedentemente minacciato proprio da Ugone, e Roberto Ciambetti, il consigliere comunale molto vicino a Luca Zaia e a una parte della Lega discussa anche al proprio interno e esponente ai vertici della Regione Veneto, criticata dalle altre associazioni e da legali per alcuni contributi, attinti dal sociale, indirizzati proprio a quella di Ugone, su cui mai ci sono stati forniti chiarimenti esaustivi, seppur richiesti all’assessore Lanzarin, hanno premiato (e potrebbe anche essere accettabile da una parte dei soci azzerati dalla BPVi) chi ha minacciato e urlato, a Vicenza e a Roma, contro le Istituzioni a turno mentre altre associazioni lavoravano fattivamente, e senza capipopolo con grandi possibilità economiche viste le frequenti manifestazioni in palazzetti e con staff tv, per rimediare ai guasti, secondo loro e secondo noi, provocati da Ugone e da chi lo ha sostenuto (ieri con Ciambetti visione plastica in Comune di Vicenza).

Hanno premiato lui senza informare il consiglio e i cittadini e, a quel che ci risulta, esponenti vicentini di spicco e locali dei partiti della maggioranza, e hanno dimenticato chi si è speso senza cercare i riflettori.

Abbiamo subito informato direttamente tutti i politici interessati e con cariche locali o ruoli nazionali che erano raggiungibili e tutti gli altri li informiamo tramite questo articolo.

Ho chiesto, inoltre, al nostro editore di non accettare pubblicità politica da parte di chi, singole liste o coalizioni, non prenderà nettamente la distanza dal premio dato ed, per la lista del sindaco, se il riconoscimento non verrà esteso immediatamente a tutte le associazioni che hanno realmente contribuito all’indennizzo dei soci azzerati.
L’immediatezza sarà raggiungibile, rispondo già alle eventuali obiezioni della maggioranza attuale, senza consultare il consiglio comunale visto che un premio di parte è stato già dato e quindi ogni estensione del riconoscimento al resto della Vicenza civile non ha bisogno di passaggi già saltati per quel premio.

Se il nostro editore non dovesse concordare con la mia posizione non esiterò a dare le dimissioni da direttore responsabile di ViPiu.it.

Il blocco delle pubblicazioni di notizie scritte da noi e dalla nostra redazione cesserà alle 18 orario dopo il quale cercheremo di recuperare quanto merita attenzione nel rispetto dei nostri unici proprietari: i lettori.

Il direttore


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