Il 28 ottobre, Vicenza ha ospitato un evento straordinario con la presenza dell’ambasciatrice lettone Solvita Āboltiņa e i cori tradizionali lettoni che diffondono nel mondo i canti riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Il concerto, intitolato “La forza del canto per la pace,” si è svolto al Teatro San Marco, e ha visto la presenza della vicesindaca Isabella Sala e del console onorario Paolo Nicolussi tra gli spettatori.
L’esibizione è stata magistralmente condotta dal coro lettone d’Italia “Saule” diretto da Ilze Atardo, in un emozionante gemellaggio con il coro di Vicenza, diretto dal maestro Giuliano Fracasso. I momenti di grande partecipazione e commozione non sono mancati, in particolare quando tutti i cori hanno unito le loro voci per intonare “Signore delle cime,” un brano dedicato alle vittime delle guerre passate e presenti.
Oltre ai cori menzionati, hanno partecipato anche i cori lettoni provenienti da Francoforte, “Silava” (Germania), da Graz, “Pilskalns” (Austria), da Vienna (Austria), e il coro degli Olimpici (Lettonia).
Solvita Āboltiņa è nata a Ogre, nell’ex Unione Sovietica. Ha ottenuto la laurea in giurisprudenza presso l’Università della Lettonia e ha iniziato la sua carriera lavorando per il Ministero degli Esteri.
Nel mondo della politica, ha rappresentato il partito di centro-destra Nuova Era e ne è diventata presidente nel 2008. Quando il partito si è fuso con la nuova formazione Unità, Solvita Āboltiņa ha continuato a ricoprire il ruolo di presidente.
In precedenza, è stata eletta deputata al Saeima e nel 2004 è entrata a far parte del governo di Aigars Kalvītis come Ministro della Giustizia. Ha lasciato l’esecutivo nel 2006 ma è stata nuovamente eletta deputata. Nel 2010 è diventata presidente del Saeima, ruolo in cui è stata confermata nelle elezioni successive.
A partire da agosto 2018, Solvita Āboltiņa ha assunto l’incarico di Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Lettonia presso la Repubblica Italiana.