Vicenza: “Visionari. L’attenzione di Carlo Dossi e Gian Dauli per il bizzarro”

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La Biblioteca Bertoliana rende omaggio allo scrittore, traduttore ed editore vicentino Gian Dauli, pseudonimo di Giuseppe Ugo Nalato (1884-1945) con la presentazione del libro di Paolo Albani, “Visionari. Briciole critiche su Carlo Dossi” (Italo Svevo, 2022), martedì 21 giugno alle 18 a Palazzo Cordellina.

All’incontro, insieme all’autore, saranno presenti Graziella Pulce, esperta di Gian Dauli, e l’editore Alberto Gaffi.

Se è vero che fu Cesare Lombroso a coniare per la prima volta il termine mattoide, «per indicare, come direbbero gli zoologi, una specie intermedia tra la vera pazzia e la mente sana», sul piano strettamente letterario, fu Carlo Dossi il loro maggiore studioso. Ed è proprio in questa veste di nume tutelare di strambi individui che Paolo Albani racconta lo scrittore lombardo, la sua ricerca sulla follia, la lunga corrispondenza con il criminologo autore di “L’uomo delinquente”. Completa il libro una piccola antologia di esperienze farneticanti e straordinarie di alcuni visionari italiani, come Raffaello Carboni, “un avventuriero, la cui vita sarebbe degna di un romanzo”; Angelo Motta, che “si prefigge di metallizzare tutto”, compresi i cadaveri; o come Francesco Attardi, convinto che “l’uomo possa davvero raggiungere l’immortalità, qui su questa terra”.

Gian Dauli può essere iscritto di buon diritto al gruppo dei visionari. Non fu solo uno scrittore, ma soprattutto editore dai mille volti: direttore della casa editrice La Modernissima, della Dall’Oglio, delle edizioni Lucchi, fondatore della casa editrice Delta, della Dauliana, socio della casa editrice Aurora, dell’agenzia editoriale la T.I.L.A. (The International Literary Agency), consulente di altri editori (Bietti, Stock, Lucerna, Casa del Libro, SALEI, Amatrix), fondatore di premi letterari e riviste. L’elenco delle sue collaborazioni è sterminato, come sterminata è la sua corrispondenza conservata in Biblioteca Bertoliana, dove è depositato l’archivio. La sua creatura migliore fu nel 1929 la collana “Scrittori di tutto il mondo” dove pubblicò romanzi di Georges Bernanos, Louis-Ferdinand Céline, John Dos Passos, Thomas Mann, Arthur Schnitzler, Thornton Wilder. Ben prima di Vittorini e Pavese, introduce in Italia gli autori americani contemporanei.

Ciò che avvicina di più Dossi a Dauli è la loro attenzione verso il gruppo dei bizzarri: un manipolo al quale appartiene anche lo scrittore contemporaneo Paolo Albani, che attraverso il suo ultimo lavoro “Visionari” realizza un saggio anticonvenzionale dove la maestria si esercita nel grande eclettismo e approda a un godibilissimo sperimentalismo linguistico. Albani oggi, come Dauli ieri, sono gli eredi di una tradizione di umoristi colti.

Albani è autore di repertori enciclopedici per Zanichelli e Quodlibet su lingue immaginarie, scienze insolite, libri introvabili, istituti anomali, comici involontari, oltre che di libri di racconti. Membro dell’OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale) e Console Magnifico di Patafisica, dirige «Nuova Tèchne», rivista di bizzarrie letterarie e non. Suoi testi sono stati tradotti in francese, inglese e spagnolo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Info: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it, 0444578203 – 578211.

 

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Fonte: “Visionari. L’attenzione di Carlo Dossi e Gian Dauli per il bizzarro” , Comune di Vicenza

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