Manovra di bilancio per il 2023, Walter Mauriello (presidente di Meritocrazia Italia): “Visione, e azione”

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Bambino guarda al futuro
Bambino guarda al futuro

Lo scorso 21 novembre è stata varata la manovra di bilancio per il 2023. Un provvedimento che impatta in maniera determinante sulla qualità della vita dei singoli.

Questo Governo ha scelto di puntare anzitutto sul sostegno a famiglie e imprese, per il contrasto agli effetti disastrosi del ‘caro energia’ e del fenomeno inflattivo. Riduzione del cuneo fiscale, abbassamento della percentuale Iva, che passa dal 10% al 5% per alcuni prodotti di prima necessità, aumento dell’assegno unico per le famiglie, agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato di donne d’età inferiore ai 36 anni e di percettori di reddito di cittadinanza sono solo alcune delle misure approvate. In materia fiscale, la flat tax è estesa ai redditi fino a 85.000,00 euro per autonomi e partite Iva, e si intensifica la detassazione dei premi per i dipendenti. È prevista una flat tax incrementale al 15% per i lavoratori, al 15% con franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000,00 euro per i lavoratori indipendenti. Il credito d’imposta salirà dal 30 al 35% per le imprese energivore, e dal 40 al 45% per quelle gasivore. È varata la c.d. tregua fiscale per cittadini e imprese che in questi anni si sono trovati in forte difficoltà finanziaria per emergenza pandemica ed energetica. Sono introdotte agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Sul fronte pensioni, oltre alla conferma dell’‘opzione donna’, si attua una nuova indicizzazione al 120% e si immagina la possibilità di andare in pensione, dal 2023, a 41 anni di contributi versati o 62 anni d’età. Per sanità, enti locali e trasporto pubblico sono stanziati oltre 3 miliardi di euro. Per le scuole è previsto un contributo di 70 milioni; 24 milioni per il trasporto a beneficio di persone con diversa abilità. Dal prossimo 1 gennaio 2023, il tetto all’uso del contante passerà da 1.000 a 5.000 euro

Si tratta di misure che tengono conto della spiccata crisi sociale, prima che economica.
Ma ogni manovra ha una concreta utilità soltanto se risponde a una certa visione della vita, se è chiara l’idea di Società che si intende costruire.

V’è anche che ogni progetto di ristrutturazione del sociale necessita del supporto della cittadinanza, non si gioca solo sul piano della discussione parlamentare. L’opera di associazioni e movimenti che danno voce ai bisogni della popolazione è indispensabile.
È un errore prendere le distanze da questa manovra e restare a guardare da passivi spettatori, immaginando che sia un’operazione troppo tecnica per poter interessare la gente comune. Sfugge l’importanza cruciale che ha per i singoli.
La manovra finanziaria ha a che vedere con la vita di tutti, da qui ad almeno il resto del prossimo anno. Il numero dei medici a disposizione, la possibilità per insegnanti di garantire una formazione di qualità, la possibilità per tutti di arrivare senza affanno alla fine del mese, tutto dipende da questa manovra. Tutto dipende dal tipo di valutazione fatta in questa fase e dal modello di programmazione per il quale si opta.

Ora bisogna decidere verso quale direzione andare.

A questo appuntamento Meritocrazia Italia non è giunta impreparata.
Ha presentato le proprie proposte in ogni ambito. Dalla Giustizia alla fiscalità, sollecitando la costituzione di un’Agenzia delle Uscite, al fine di compensare lo squilibrio insito nel fatto che lo Stato dispone di un esecutivo pronto a riscuote dai cittadini, ma i cittadini non hanno mezzi per recuperare i crediti vantati nei confronti dello Stato.
Abbiamo anticipato gli eventi, sollecitando attività di seria prevenzione da ben prima dei drammatici fatti di Ischia. Abbiamo suggerito una strategia di recupero infrastrutturale; per allargare la capacità urbanistica delle città, si pensi anzitutto a recuperare gli edifici inagibili o che i proprietari non hanno la forza economica di ristrutturare. Per la migliore inclusione lavorativa, necessario è puntare sul partenariato sociale, con possibilità per il lavoratore di diventare socio della società datoriale.
Interventi indispensabili, componenti fondamentali di un quadro articolato e complesso.

Noi scegliamo ogni giorno di fare la nostra parte, consapevoli che il tempo dedicato al bene comune è un tempo dedicato prima di tutto a noi stessi.

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Fonte: VISIONE, E AZIONE – 11 DICEMBRE 2022

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