Vittoria, a Vicenza avremo la bretella! Luciano Parolin: ultimo misfatto!

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Da sempre il transito dei camion, per i quartieri cittadini crea ai residenti, un grande disagio, tale da far scattare l’allarme rosso, come capitò nel novembre 2002 all’Albera. Basta essere in Corso il martedì e giovedì per i mercati settimanali che si contano a decine i camion per consegna merci, inquinanti e rumorosi. Eppure esiste l’alternativa esiste la Veloce elettrica. Il territorio è un bene comune sempre in emergenza ambientale costante. La nostra salute è un bene primario. Ma il traffico pesante dovrebbe andare in Autostrada in attesa della bretella!

La legge Regionale n.11 dell’aprile 2004, sulle norme per il governo del territorio, prevede come finalità principale: “promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole,
finalizzato a soddisfare le necessità di crescita e di benessere dei cittadini, senza pregiudizi per la qualità della vita delle generazioni future, nel rispetto delle risorse naturali
.”
Non credo che ci sia niente da festeggiare per il “varo bretella”: si battezza una strada facendo il funerale ad una rigogliosa prateria.
La gestione del territorio dovrebbe essere una risorsa da valorizzare e non da consumare o distruggere. Un bene comune, non privato, non solo di Maddalene ma della città intera.
Ma il collegio elettorale vale di più. Amen!
Il dibattito, è concluso, la tiraca (bretella in Veneto) sarà cementificata ma io resto con il dubbio sulla sua utilità. Cinque km di strada in città sono tanti, distruggeranno, tra gli applausi, l’ultima prateria a Nord della città, zona ricca di risorgive, senza ottenere alcun beneficio pratico, senza analizzare costi e benefici. Insomma il silenzioso ambiente campestre ricco di fascino antico sparirà, tra rumori, betoniere, cemento, paracarri divelti. Il partito della modernità ha vinto.
Mentre le economie europee più avanzate usano sempre meno i camion, noi trent’anni dopo andiamo a costruire con soldi pubblici, una camionabile.

Luciano Parolin