Viveracqua Hydrobond 2024, emissione da 200 Mln: “In dieci anni investiti 2 Mld nella rete idrica veneta”

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Viveracqua Hydrobond

Quinta emissione obbligazionaria da 200 milioni di euro per Viveracqua nell’ambito dell’iniziativa hydrobond. Dal 2014 e grazie a quest’ultimo collocamento, l’ammontare degli investimenti attivati per l’ammodernamento e l’efficientamento delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato veneto salirà a un totale di circa 2 miliardi di euro.

Viveracqua è la società di cui fanno parte tutte le aziende idriche pubbliche con sede in Veneto che si occupano, ognuna  per il proprio territorio di competenza, della gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. I gestori aggregati in Viveracqua servono 580 Comuni (del Veneto e di parte del Friuli-Venezia Giulia), per un totale di 4,7 milioni di abitanti, un  valore della produzione pari a oltre 1 miliardo di euro e sono Acque del Chiampo, acquevenete, Acque Veronesi, Azienda Gardesana Servizi, Alto Trevigiano Servizi, BIM Gestione Servizi Pubblici, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo,  Piave Servizi, Veritas, Viacqua

L’emissione è stata interamente sottoscritta da Banca europea per gli investimenti (BEI), Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Kommunalkredit Austria AG (Kommunalkredit) e Banca Popolare dell’Alto Adige (Volksbank) con la garanzia Archimede di SACE. Banca Finint ha agito come arranger e collocatore di titoli.

L’operazione, che si configura come un private placement, consentirà di finanziare in modo  innovativo i piani di investimento delle 8 società – acquevenete, Alto Trevigiano Servizi, Azienda  Gardesana Servizi, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Viacqua – che  servono circa 400 Comuni e 3 milioni di abitanti, grazie a una rete acquedottistica di 30.000  chilometri. Nello specifico, saranno previsti interventi per circa 340 milioni di euro nei prossimi tre anni, mirati all’ammodernamento e all’efficientamento della rete, in linea con i principi di gestione sostenibile  dell’acqua (Obiettivo 6 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite) e a beneficio dei territori serviti.  

Grazie allo strumento dell’hydrobond, dal 2014 sono state realizzate emissioni obbligazionarie per quasi 825 milioni con l’obiettivo di sostenere i piani di crescita e manutenzione dei gestori soci di Viveracqua. Queste emissioni hanno contribuito ad attivare investimenti sul territorio per circa 2  miliardi, con un impatto positivo sulla vita dei beneficiari finali e contribuendo a ridurre le perdite nelle  reti. L’hydrobond è stato assistito parzialmente dalla Garanzia Archimede di SACE che sostiene  finanziamenti e cauzioni, della durata massima di 25 anni e senza limiti di importo, erogati dal sistema bancario alle imprese a condizioni di mercato, garantendo fino al 70% dell’importo.  

Monica Manto, Presidente di Viveracqua: “Ringraziamo gli investitori per la grande fiducia riposta nei  nostri ambiziosi progetti di sostenibilità; è un riconoscimento della solidità e credibilità del lavoro  congiunto dei 12 gestori del Servizio Idrico Integrato riuniti in Viveracqua e dell’efficace dimensione  industriale raggiunta dall’aggregazione. Il finanziamento legato a questa quinta emissione degli  hydrobond consentirà l’ammodernamento di reti e impianti in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia per un  ammontare di 340 milioni di euro. Negli ultimi 10 anni, le aziende pubbliche di Viveracqua, lavorando  insieme, hanno affinato procedure, competenze e sistemi per sfruttare al meglio questi strumenti di  finanziamento e dare continuità ai piani di crescita e di sostenibilità di ciascun’azienda, con circa due  miliardi di euro di nuove opere in risposta al cambiamento climatico”. 

Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI: “Questo accordo conferma ancora una volta il forte  impegno della BEI a sostegno del settore idrico in Italia, un settore che abbiamo finanziato con oltre  3,75 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. Gli hydrobond emessi da Viveracqua, in cui abbiamo  investito fin dalla prima emissione, dimostrano come una solida governance e l’utilizzo della finanza  strutturata possano aiutare le piccole utility a raccogliere maggiori risorse da reinvestire a loro volta  a favore della lotta contro il cambiamento climatico. Questo tipo di operazioni si inserisce  perfettamente anche nell’ambito dell’Unione del Mercato dei Capitali, che mira a facilitare l’accesso  delle imprese a nuove fonti di finanziamento, riducendo la dipendenza dal credito bancario e  sostenendo una crescita economica più sostenibile e resiliente.” 

Dario Scannapieco, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP: “A dieci anni dal  collocamento del primo Hydrobond e al raggiungimento di circa 2 miliardi di investimenti nel servizio  idrico integrato regionale, prosegue con successo questa innovativa operazione in grado di produrre  un tangibile impatto sulla vita di tutte le famiglie e le imprese venete. Questa nuova operazione  consolida, anche grazie alla sinergia con gli altri investitori istituzionali, il nostro ruolo nel promuovere  attivamente l’efficientamento e la realizzazione di infrastrutture strategiche più moderne e in grado  di gestire la risorsa idrica in modo sempre più sostenibile per il futuro”. 

Enrico Marchi, Presidente del Gruppo Banca Finint: “Prendere parte a questa nuova operazione di  sistema è motivo di grande soddisfazione per il nostro Gruppo, soprattutto perché è la quinta della  serie Viveracqua Hydrobond, di cui Banca Finint è arranger sin dalla prima emissione del 2014. In  questi anni, insieme a partner e investitori istituzionali, abbiamo supportato le società del Consorzio  Viveracqua nei loro ambiziosi piani di investimento per rendere più moderna ed efficiente la rete idrica  sui territori, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo sostenibile in armonia con i principi  dell’Agenda 2030. Questa operazione segna, inoltre, un traguardo storico per Banca Finint: siamo di  fronte al decimo anno dalla nascita dei basket bond, uno strumento finanziario innovativo che – primo  in Italia – il nostro istituto ha introdotto sul mercato proprio nel 2014 e che, applicato a diversi ambiti  e settori, ha accompagnato la crescita del tessuto imprenditoriale del Paese”.  

Valerio Perinelli, Chief Business Officer di SACE: “Con questa operazione SACE conferma il suo forte  impegno a supportare investimenti in innovazione, infrastrutture e transizione sostenibile sul  territorio nazionale con Garanzia Archimede. Nello specifico questa operazione ci rende  particolarmente orgogliosi per via del processo di efficientamento infrastrutturale del servizio idrico  veneto che creerà un effetto leva sulla competitività: stimiamo infatti che l’impatto sull’economia sarà  di 220 milioni di euro per il valore della produzione, 100 milioni di valore aggiunto e preserverà oltre  1.092 posti di lavoro”.

Christoph Güntner, Senior Director di Kommunalkredit: “Dopo il nostro impegno nelle precedenti  emissioni, “Viveracqua Hydrobond” del 2020 e del 2022, siamo molto lieti di partecipare a questa  importante operazione di follow-up. Il nostro ripetuto coinvolgimento nel finanziamento dei necessari  ammodernamenti e ampliamenti delle infrastrutture idriche è una prova del rapporto di fiducia  instaurato con la società consortile Viveracqua e con gli altri partner del progetto, nonché del nostro  impegno verso investimenti infrastrutturali sostenibili che apportano benefici tangibili alle comunità”. 

Matteo Costa, Responsabile Finanza d’Impresa di Volksbank: “Come Banca regionale del Nord-Est siamo orgogliosi di rinnovare il nostro impegno a favore dello sviluppo ed efficientamento della rete  idrica veneta. L’operazione, conclusasi tramite la sottoscrizione dell’innovativo strumento finanziario  dell’Hydrobond, è coerente da un lato con il piano industriale della nostra Banca “I-mpact 2026”, che  vede come uno dei pilastri cardine il supporto al territorio e la vicinanza alle famiglie e alle imprese, e  dall’altro con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU relativi alla gestione sostenibile di un bene di  primaria importanza qual è l’acqua.” 

Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da Banca Finint e dallo Studio Legale Cappelli RCCD ha agito in qualità di arranger, collocatore e consulente legale dell’operazione. BEI e CDP sono  state assistite dallo Studio Legale Legance in chinese wall, mentre Kommunalkredit e SACE sono  state assistite da due team dedicati dello Studio Legale Cappelli RCCD. Lo Studio Pirola Pennuto Zei ha assistito i gestori nei loro processi deliberativi.