Voci Olimpiche, 220 iscrizioni da tutto il mondo

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Con la scadenza del termine per le iscrizioni, si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase del concorso internazionale per opera barocca “Voci Olimpiche” ideato dal maestro Andrea Marcon e promosso da Fondazione Cariverona insieme a Società del Quartetto di Vicenza.

Le iscrizioni alla competizione hanno superato quota 220 – gli italiani sono il 40 per cento – con candidati di 28 paesi in rappresentanza di tre continenti. Oltre che da tutta Europa, si sono iscritti a “Voci Olimpiche” cantanti da Stati Uniti, Messico, Israele, Russia, Corea del Sud, Giappone, Cile e Venezuela.

«Considerando che si tratta della prima edizione del Concorso ci aspettavamo un’ottantina di adesioni – spiega il maestro Marcon – e avere quasi triplicato le previsioni è motivo di grande soddisfazione, anche se ciò vuol dire che ci sarà molto lavoro in più per la commissione esaminatrice che in novembre dovrà giudicare i cantanti. Dall’altra parte, poter valutare fra oltre duecento cantanti ci consentirà di garantire una qualità molto alta per l’”Alcina” di Händel che dirigerò al Teatro Olimpico nella prossima primavera con i vincitori del concorso e l’Orchestra Barocca di Venezia. Un così ampio interesse per “Voci Olimpiche” – prosegue Marcon – mi riempie di gioia anche perché è la dimostrazione più evidente che l’opera barocca sta finalmente entrando in un’epoca d’oro e sono particolarmente felice che sia il favoloso Teatro Olimpico a fare da cornice a tutto ciò».

Fra i fattori che hanno contribuito al successo della competizione fortemente voluta da Fondazione Cariverona c’è senza dubbio il prestigioso parterre di giurati messo insieme da Marcon. Ne fanno parte i rappresentanti di alcune fra le maggiori istituzioni internazionali come la Fondazione e il Festival Händel, la Staatsoper di Hannover, lo Stadttheater di Klagenfurt, l’Opera di Valencia, il Festival di Aix en Provence, il Bolshoi di Mosca, il Concertgebouw di Amsterdam, La Fenice di Venezia e l’Orchestra di Granada.

«I numeri a volte parlano più chiaro di ogni parola – commenta il professor Alessandro Mazzucco Presidente della Fondazione Cariverona – e quelli delle iscrizioni al concorso “Voci Olimpiche” sono straordinari. Ma dietro i numeri c’è molta altra sostanza: la competenza e la credibilità del maestro Marcon, della Società del Quartetto di Vicenza connesse ad uno scenario culturale vicentino pronto ad accogliere progetti coraggiosi ed ambiziosi come questo. È necessario prendersi dei rischi per crescere e la Fondazione Cariverona è orgogliosa di aver contribuito a creare l’opportunità, per centinaia di giovani promesse provenienti da tutto il mondo, di dimostrare preparazione e talento artistico, per vedere poi riconosciuto, ne sono certo, il merito dalle più autorevoli istituzioni del settore. Abbiamo fiducia nelle capacità delle giovani generazioni e vogliamo metterli, in tutti i settori in cui operiamo, nelle condizioni di poter emergere».

«Io credo – sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Vicenza, Simona Siotto – che pochi luoghi come il Teatro Olimpico di Vicenza reclamino qualità, oltre che rispetto, quasi devozione, per il monumento stesso. Ma soprattutto qualità. Un concorso come Voci Olimpiche” dà queste garanzie più di altre iniziative, perché nel suo campo – quello dei concorsi per giovani artisti, nello specifico di voci specializzate nella cosiddetta musica antica – si può porre, sin da questa prima edizione, secondo una sua propria unicità. Ne fanno fede la professionalità collaudata degli organizzatori, la firma autorevolissima del maestro Andrea Marcon che ha messo insieme una giuria a dir poco prestigiosa e, non dimentichiamolo mai, un teatro unico al mondo».

Il concorso entrerà nel vivo nella prima settimana di novembre a Vicenza con le tre fasi alle quali saranno chiamati i candidati. Nel corso delle eliminatorie i concorrenti dovranno affrontare passi d’opera di Monteverdi e Cavalli, un’aria dall’”Alcina” e un’aria dal repertorio vivaldiano. In semifinale e finale i candidati saranno valutati sulle opere Händel, in particolar modo “Alcina”.

Ai vincitori non andrà un premio in denaro – anche questa è una novità rispetto alla maggior parte dei concorsi internazionali – ma sarà proposto un contratto artistico per uno dei ruoli dell’”Alcina” che andrà in scena al Teatro Olimpico di Vicenza il prossimo aprile con la regia di Lorenzo Regazzo.