A Vicenza si accende il dibattito politico attorno al volantinaggio effettuato da Azione Studentesca sulla scalinata del Liceo Lioy. L’iniziativa, promossa dal gruppo giovanile vicino a Fratelli d’Italia, ha generato reazioni divergenti, evidenziando un clima di scontro tra visioni opposte.
Luisetto: “Doppia invasione di campo”
Chiara Luisetto, consigliera regionale vicentina del Partito Democratico, critica duramente l’episodio, definendolo una “doppia invasione di campo”. La prima, secondo Luisetto, è attribuibile ai militanti di Azione Studentesca, il cui volantinaggio, avvenuto in un’area che ostacolava il regolare flusso degli studenti, è stato prontamente interrotto dai docenti dell’istituto. La seconda invasione, per la consigliera, riguarda l’intromissione di esponenti politici della destra, come Joe Formaggio, che ha parlato di “deriva ideologica” imputata ai professori.
“Credo che la vera deriva sia quella di chi pretende di diffondere idee con modalità disturbanti e poco rispettose del normale svolgimento della vita scolastica,” ha dichiarato Luisetto. Pur riconoscendo il diritto di esprimere proposte politiche, la consigliera ribadisce che il contesto scolastico deve rimanere un luogo neutrale, lontano da iniziative che possano influire negativamente sul quotidiano degli studenti.
Fratelli d’Italia: “Sostegno ai ragazzi di Azione Studentesca”
Di segno opposto il commento di Gabriele Tasso, vice coordinatore provinciale, e Nicolò Naclerio, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Vicenza. Entrambi elogiano i giovani di Azione Studentesca, descrivendoli come “la parte più sana delle nuove generazioni”. Secondo Tasso e Naclerio, questi giovani dimostrano un impegno costruttivo e pacifico nella politica, contrapposto a un contesto sociale che spesso associa i giovani a fenomeni di degrado e criminalità.
“È fondamentale supportare chi, fin dalla giovane età, si dedica alla politica in modo propositivo,” affermano. Ricordando episodi del passato, come le aggressioni ai giovani padani nel 2006 da parte di collettivi studenteschi di sinistra, i rappresentanti di Fratelli d’Italia denunciano un doppio standard da parte degli insegnanti “progressisti”, che a loro dire ostacolano la politica solo quando proposta da movimenti di destra.
Un dibattito che riflette divisioni profonde
L’episodio evidenzia una frattura tra chi vede nelle iniziative politiche giovanili un arricchimento del dibattito democratico e chi teme che tali attività possano invadere spazi destinati alla crescita culturale e personale degli studenti. La polemica sul Liceo Lioy non si esaurisce qui, ma si inserisce in un più ampio confronto sulle modalità e i limiti dell’attivismo politico nelle scuole.