Il recente episodio del volantino anonimo inneggiante al nazismo apparso a Torrebelvicino – è scritto in un comunicato della Sezione Lega di Marano Vicentino – in prossimità della locale sede del PD, ha visto l’Amministrazione comunale di Marano Vicentino scendere giustamente in piazza a manifestare per difendere i valori della Costituzione, contro preoccupanti segnali di intolleranza che possano rappresentare di fatto una limitazione della libertà personale.
È però un vero peccato che l’Amministrazione comunale di Marano Vicentino non si sia attivata altrettanto intensamente per condannare i gravi fatti accaduti in paese nel maggio del 2019, che hanno avuto come vittime la locale Sezione della Lega ed il deputato maranese Erik Pretto, che nella notte si è visto recapitare a casa dei manifesti strappati dalle bacheche comunali come chiaro atto intimidatorio. Tutto questo malgrado le varie denunce presentate alla polizia locale, che ha raccolto le immagini della videosorveglianza comunale. Forse questi atti non erano da considerare come preoccupanti segnali di intolleranza?
Eppure a Marano Vicentino sono accaduti molteplici fatti di prevaricazione politica evidentemente collegati tra di loro, con un’unica finalità: la violenza psicologica e l’intimidazione verso chi è visto semplicemente come un oppositore. Per questi gravi motivi non si è mai fermata, e non si fermerà, la nostra ricerca dei responsabili, che desideriamo siano consegnati al più presto alla giustizia.
Siamo quindi determinati a trovare il giovane ragazzo, alto e magro, con una corta barba ed i capelli scuri raccolti sulla nuca, che nella notte di sabato 11 maggio 2019 ha asportato tutto il materiale presente nella bacheca gestita dalla Lega di Marano Vicentino (9 locandine plastificate in formato A4), portandosele via sotto il braccio.
Come intendiamo trovare il signore di mezz’età, di altezza e corporatura nella media, senza barba e con i capelli mossi e bianchi, che nella notte di domenica 12 maggio 2019 ha trafugato dalla stessa bacheca un manifesto di dimensioni 67 x 95 cm, piegandolo e portandolo via con sé.
Tutto questo materiale rubato in momenti diversi veniva quindi depositato, la notte stessa, davanti al cancello dell’abitazione privata dell’on. Erik Pretto. Tanto da far comprendere chiaramente come i vari episodi fossero collegati fra loro dall’evidente presenza sul territorio maranese di un’associazione a delinquere dedita all’attività politica sovversiva, alla violenza psicologica e verbale.
Una presenza di lungo periodo, se ricordiamo le intimidazioni già ricevute dallo stesso Erik Pretto quando ricopriva il ruolo di Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, mediante l’affissione abusiva di locandine ingiuriose sulle bacheche comunali, avvenuta la notte di domenica 19 febbraio 2012, ad opera di un corpulento signore di mezz’età, che indossava un giaccone da montagna e guidava una Opel Corsa nera.
Vicende gravissime che andavano sicuramente stigmatizzate, senza cercare di farle cadere nel buio più assoluto. Ma evidentemente a Marano Vicentino sono in vigore due pesi e due misure: si difende soltanto chi pensa, parla ed agisce in un’unica direzione.
Alla faccia della libertà!