Non si sa cosa accadrà dopo il 15 ottobre ai voli da/per Sardegna in continuità territoriale, visto che l’Alitalia, detentrice di questa formula monopolista per far risparmiare e garantire la mobilità dei sardi, dopo il 15 non volerà più – afferma in una nota che pubblichiamo Vincenzo Donvito presidente di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Non si sa chi, per assegnazione da gara, dovrebbe sostituirla visto che Volotea, che aveva presentato ricorso contro l’esclusione per una formalità burocratica, si è vista respingere il ricorso. E ITA (la nuova Alitalia), al momento non è stata accettata per mancanza di requisiti tecnici. La Regione Sardegna dice che lunedì 11 assegnerà le rotte per i voli. Vedremo.
Intanto, per fare un esempio, se si prenota un volo di sola andata da Roma a Cagliari per domenica 17 ottobre (data non lunare e molto prossima) si hanno poche possibilità. Noi abbiamo provato su Edreams e:
– solo la sera con Ryanair a più di 200 euro (senza nessuna agevolazione per continuità, “fai presto che sono rimasti solo tre posti”);
– oppure a 21 euro, partendo la mattina alle 6 con Ryanair e andando a Bucarest e, dopo una sosta di più di dieci ore, ripartire con Wizz Air per essere a Cagliari dopo le 21 (volendo ci sarebbe anche il tempo di andare in centro a Bucarest per prendere un caffè).
Domanda semplice semplice: perché arrivare alla scadenza così ravvicinata senza nessuna certezza?
A cui aggiungiamo: Siamo sicuri che la continuità territoriale debba funzionare dando il monopolio o duopolio ad alcuni vettori, visto che questo ha sempre significato prezzi alti, problemi per sardi e turisti e incertezze per gli operatori turistici? Perché non aprire la continuità territoriale a tutti i vettori, dando il rimborso a chi ne ha diritto?
Vincenzo Donvito, Aduc