
Prende il via una settimana impegnativa per Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda, atteso ai primi allenamenti congiunti con squadre di A2 che hanno già espresso ambizioni di promozione. Giovedì 5 ottobre le ragazze guidate dal coach Marco Sinibaldi giocheranno in trasferta con il Volley Millenium Brescia, mentre sabato 8 incontreranno in casa a Verona l’Itas Trentino Volley.

“Iniziano test importanti con squadre blasonate e ben attrezzate che hanno dichiarato apertamente di puntare alla serie A1 – sottolinea Sinibaldi – . I primi due allenamenti congiunti sono stati con squadre di categoria inferiore, anche se di alta fascia, però adesso iniziano i veri battesimi del fuoco che serviranno per metterci alla prova e capire a che punto siamo. Per noi è uno stimolo giocare con squadre così e allo stesso tempo ci siamo ripromessi di essere più spregiudicati, con un approccio più agonistico. Sono contento perché l’organico ha un equilibrio e un cinismo spiccato a livello caratteriale. Si respira serenità in squadra, ma allo stesso tempo si è visto con Arena Team Volley che, quando si è deciso di cambiare ritmo, lo switch c’è stato. Siamo a livello più arretrato con la preparazione rispetto ad altri team, ma in queste tre settimane inizieremo a giocare di più e quindi a stabilizzarci maggiormente. Andiamo a Brescia con una bella carica dopo il primo match test al Palaferroli. È stata bella la preparazione dell’allenamento da parte della società, bello l’abbraccio dei tifosi e l’entusiasmo delle squadre giovanili che sono venute a vederci e sostenerci. Si respirava davvero aria di casa, com’è giusto che sia”.