L?assessore all?ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, risponde a quanto sostiene il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni in riferimento alla scoperta di partite di vongole contaminate da Pfas nell?area del Delta del Po. Ecco le sue parole diffuse dalle Regione: ?Fa piacere che il consigliere Zanoni abbia finalmente capito quanto andiamo ripetendo invano da anni in tutte le sedi e cioè che le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS e PFOAS) sono presenti lungo tutta l?asta del Po, con picchi di inquinamento non diversi da quelli registrati nelle zone del vicentino”. “Lo diciamo noi ma lo diceva con grande chiarezza e autorevolezza scientifica uno studio del CNR del 2013. Nessuna Regione, a parte la nostra, è intervenuta ? sottolinea l?assessore ? con il risultato che i PFAS pare siano diventati un fenomeno esclusivamente veneto. La realtà, invece, è che la Regione del Veneto è l?unica ad aver reagito con screening di massa sulla popolazione, filtri agli acquedotti e addirittura con la progettazione di un nuovo acquedotto?.
?Il consigliere Zanoni non può, quindi, chiedere alla nostra Regione di occuparsi dell?intera asta del Po ? sottolinea l?assessore ? o lasciare subdolamente e vergognosamente intendere che se c?è un problema di inquinamento alla foce del Po questo possa dipendere dal Veneto. Non abbiamo mai sentito denunciare questa situazione in riferimento all?intera valle padana e ancor meno abbiamo sentito sollecitare le altre Regioni, come ad esempio il Piemonte, a intervenire con la stessa forza e pervasività utilizzata in Veneto. Come mai??
?Sappiano tutti ? conclude l?assessore ? che il Veneto conosce il fenomeno e lo ha affrontato, trovando la sordità di tante altre istituzioni: Zanoni pensi prima di tutto ad attivarsi nei confronti di quelle?.