War Room di Enrico Cisnetto su VicenzaPiù: “con l’Europa o da soli? con Antonio Misiani, Lorenzo Bini Smaghi e Pier Carlo Padoan

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Oggi la puntata di War Room, format web di Roma InConTra diretto da Enrico Cisnetto e riproposto quotidianamente da VicenzaPiu.com, si è concentrata sulle sfide che l’Europa sta affrontando per far fronte alla crisi economica dell’ultimo periodo. Si troverà un accordo? Come ne uscirà l’Europa? A queste domande hanno risposto il viceministro all’Economia Antonio Misiani, l’economista e già membro del Comitato esecutivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi e Pier Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia nel Governo Renzi e poi in quello Gentiloni.

Il dibattito inizia dagli eurobond, tema scottante di queste ore. «Non è che per caso l’Italia si è “impiccata” agli eurobond?» chiede Cisnetto. No, risponde Misiani. «L’Italia sta tenendo una posizione negoziale», aggiungendo che ci sono tanti altri Paesi che hanno intrapreso un progetto europeo analogo. E a chi dà contro all’Europa in questo momento risponde che «le istituzioni europee hanno fatto passi in avanti impensabili fino a poche settimane fa: penso al Programma di acquisti straordinario della Bce da 750 miliardi e alla sospensione del Patto di Stabilità e Crescita». «Le istituzioni europee hanno compreso la portata della sfida in atto, alcuni Stati nazionali no». Il sovranismo economico lo definisce un «second best». «Se pensiamo che la politica giusta sia quella di scaricare sul vicino una situazione di crisi, ci sbagliamo profondamente» concorda Padoan.

Secondo l’economista Bini Smaghi, invece, il «vulnus del dibattito europeo» è l’ambiguità del governo italiano sulla direzione da prendere. Mutualizzare un indebitamento per finanziare la spesa corrente oppure un recovery plan alla Juncker? Sembra si voglia «andare sul mercato ed emettere titoli garantiti da tutti, per cui, se uno Stato non rimborsa, sono gli altri a dover pagare. Ci si indebita per poi utilizzare quei fondi per finanziare il bilancio dello Stato» è il timore di alcuni altri paesi riportato dall’economista.

Per Padoan, però, bisogna guardare alla sostanza e non ai nomi, sostenendo la validità degli strumenti sui quali si sta discutendo ora. L’ex ministro afferma che «il linguaggio ha intossicato tutti i dibattiti politici in Europa». «Se si mettono in fila queste cose in un documento comune condiviso, anche senza nominare la parola ‘Mes’ o la parola ‘eurobond’, forse si apre la strada per fare altri progressi». Ci manca ancora l’unione bancaria e il mercato di capitali. Bisogna abbandonare «le battaglie ideologiche e parlare di strumenti e obiettivi». Aggiunge, inoltre, come il problema portato dall’Olanda sul tavolo delle trattative europeo sia un problema di politica interna causato dai molti partiti in cui si divide il suo tessuto elettorale: «La politica interna, in molti Paesi, è quella che poi si sfoga in posizioni esterne».

Spostandosi invece sul suolo italiano Bini Smaghi attacca il governo sul criterio con cui sono state chiuse alcune aziende piuttosto che altre: «L’azienda che in Germania è aperta, in Italia è chiusa. Cosa vuol dire questo? Che le aziende italiane stanno perdendo competitività». «Così si uccidono le aziende» avverte. Affondo al quale il viceministro all’Economia risponde sostenendo che «tutte le scelte sono state prese con il Comitato tecnico-scientifico», sottolineando che «contenere l’epidemia è precondizione per far ripartire l’economia».

E in Europa come andrà a finire la contesa? Cosa segniamo «se vogliamo andare a giocare la schedina», chiede Cisnetto. «X» risponde Padoan. Pareggio.


A domani col prossimo match nella War Room (qui i dibattiti da noi ripresi)che VicenzaPiu.com vi propone come unica testata di Vicenza e provincia licenziataria di Roma InConTra. I dibattiti War Room vengono anche replicati in streaming su VicenzaPiu.Tv & Lapiù.Tv di cui trovi qui il palinsesto in continuo aggiornamento.