Water We Want, la rubrica di… Letizia su l’Acqua che vogliamo: il Concorso a premi e il riconoscimento del Water Museum of Venice

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Water we Want
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Il Water Museum of Venice è un museo digitale creato dal Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua Onlus: un museo “esteso”, composto da luoghi fisici concreti, che si propone di offrire al più ampio pubblico una piattaforma rappresentativa dei patrimoni esemplari di civiltà dell’acqua presenti nelle Tre Venezie: dal delta del Po al lago di Garda; da Trento a Venezia; da Belluno a Trieste. Includendo le eleganti ville palladiane e gli imponenti castelli sorti lungo le “strade liquide” della Serenissima, gli approdi fluviali e i mulini, le acque “buone”, sacre e terapeutiche, i parchi e le oasi naturalistiche. I patrimoni naturali e culturali (tangibili e intangibili) legati agli usi storici dell’acqua sono al centro del progetto Water Museum of Venice per conferire ai nostri paesaggi dell’acqua più rappresentativi una nuova visibilità a livello mondiale. Il Water Museum of Venice è infatti membro fondatore della Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua.

Da oggi curerà la rubrica Water We Want su VicenzaPiu.com  Domenico Letizia, responsabile della comunicazione del Water Museum of Venice.

Ecco la prima… puntata

Sono appena arrivati i risultati del concorso dedicato all’acqua, dopo aver esaminato le opere sottomesse al premio per i giovani #TheWaterWeWant.  La Giuria della Rete Globale dei Musei dell’Acqua ha annunciato i vincitori della prima edizione di tale concorso durante la Giornata Internazionale dei Musei (IMD), svoltasi nella giornata di lunedì 18 maggio.

Le opere dei 6 vincitori e delle 14 menzioni speciali saranno a breve visionabili nella Mostra Digitale online #TheWaterWeWant, che sarà disponibile su una piattaforma digitale assieme a 102 tra foto, disegni e video provenienti da tutto il mondo. Le opere sono state selezionate tra più di 400 proposte presentate da circa 7.000 studenti attraverso 24 diversi musei dell’acqua su scala mondiale.

La regione Veneto risulta protagonista imbattibile in tale concorso, grazie al Water Museum of Venice che ha ricevuto ben due menzioni speciali su sei, delle opere sottomesse al concorso in collaborazione con diverse istituzioni locali tra cui il Consorzio di Bonifica Acqua Risorgive. “In occasione della Giornata Internazionale dei Musei è importante ricordare che le istituzioni impegnate a valorizzare il nostro patrimonio idraulico devono fare attenzione non solo alla loro conservazione dei manufatti e alla corretta trasmissione dei ricchi significati racchiusi nei patrimoni idraulici ereditati, ma anche ai loro diretti legami con la crisi globale dell’acqua che stiamo affrontando“, ha recentemente dichiarato Eriberto Eulisse, direttore del Global Network of Water Museums.

Gli antichi manufatti idraulici condensano conoscenze, tecniche e valori che devono ispirare nuove percezioni e atteggiamenti nei confronti dell’acqua, nonché visioni innovatrici per la conservazione di questa fondamentale risorsa“.  Il concorso per giovani #TheWaterWeWant è stato lanciato dalla Rete Globale dei Musei dell’Acqua dell’UNESCO-IHP per esplorare il ricco e multiforme patrimonio idrico dal punto di vista dei giovani e dare visibilità a nuovi messaggi che trasmettono la necessità di promuovere una nuova cultura dell’acqua e un uso più sostenibile dell’acqua su scala globale.

Il riconoscimento delle opere del Veneto è un’ulteriore conferma dell’impegno locale nella tutela del patrimonio liquido attraverso progetti che riescano a coordinare la tutela dell’acqua con la digitalizzazione e la scoperta del territorio. Il Water Museum of Venice è un museo digitale creato dal Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua Onlus: un museo “esteso”, composto da luoghi fisici concreti, che si propone di offrire al più ampio pubblico una piattaforma rappresentativa dei patrimoni esemplari di civiltà dell’acqua presenti nelle Tre Venezie: dal delta del Po al lago di Garda; da Trento a Venezia; da Belluno a Trieste. Includendo le eleganti ville palladiane e gli imponenti castelli sorti lungo le “strade liquide” della Serenissima, gli approdi fluviali e i mulini, le acque “buone”, sacre e terapeutiche, i parchi e le oasi naturalistiche.

I patrimoni naturali e culturali (tangibili e intangibili) legati agli usi storici dell’acqua sono al centro del progetto Water Museum of Venice per conferire ai paesaggi dell’acqua più rappresentativi una nuova visibilità a livello mondiale, grazie anche alla piattaforma Unesco. Per migliorare la percezione dell’elemento liquido, il Water Museum of Venice include tra i luoghi più rappresentativi di civiltà dell’acqua delle Tre Venezie anche le buone pratiche odierne: i progetti di rivitalizzazione degli ecosistemi acquatici e di riqualificazione fluviale, le aree di ricarica delle falde acquifere e le progettualità più emblematiche che evidenziano un uso e una gestione più lungimiranti dell’acqua nei nostri territori.

Il genio dimostrato dai predecessori nel governo dell’elemento liquido si trova così affiancato, all’interno della piattaforma digitale del Water Museum, alle buone pratiche odierne più rappresentative della cultura dell’acqua: i modelli da seguire per il raggiungimento degli Obbiettivi dello Sviluppo Sostenibile identificati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Water Museum of Venice rappresenta una sfida: un percorso che coinvolge tutti, cittadini e amministratori, per costruire un futuro migliore. Con l’obiettivo di preservare la qualità di tutte le acque, superficiali e sotterranee, assieme ai patrimoni idraulici in grado di rievocare la relazione unica dei nostri predecessori con questo elemento indispensabile alla vita degli esseri viventi.


Segue, qui tutti gli articoli della rubricaWater we Want