Welfare Veneto, Unipol Gruppo: “Regione nella top 5 per sanità e occupazione”

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Secondo il Welfare Italia Index nel 2023 il Veneto si attesta al 7° posto nella classifica generale delle Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2023” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input (ovvero indicatori di spesa – pubblica e privata – in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio: ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output2 (ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare: ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

Indicatori di spesa

Sul fronte degli indicatori di spesa in welfare, il Veneto si posiziona 16°, con un punteggio di 74,8.

In questo scenario, la Regione occupa la 4° posizione per spesa previdenziale media a supporto degli over 65: sul totale degli ultrasessantacinquenni, infatti, la spesa media equivale a 1.301 euro, mentre la media italiana si ferma a 1.147 euro. Il Veneto occupa la V posizione per contributi previdenziali e assistenziali riscossi dagli enti di previdenza, con una percentuale equivalente al 15,2% del PIL regionale (contro il 14,2% di media in Italia).

Inoltre, il Veneto si colloca al 9° posto per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido con un importo di 9.551 euro rispetto alla media nazionale di 8.913 euro.

Si colloca al 18° posto in classifica sia per spesa pubblica per le politiche del lavoro, investendo il 2,2% del PIL regionale (a livello nazionale la media è del 2,8%), sia per spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione dove le risorse allocate ammontano al 3% del PIL regionale, mentre nel resto del Paese si registra una media del 4,2%.

Indicatori strutturali

Sul fronte degli indicatori strutturali – vale a dire quelli riguardanti il contesto socio-economico della spesa welfare – il Veneto registra un punteggio di 71,1, che gli vale la 5° posizione tra le Regioni della Penisola.

L’efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria si confermano un punto di forza della Regione: quest’anno il Veneto ha guadagnato una posizione nella classifica nazionale, salendo al 2° posto (condiviso con l’Emilia-Romagna). Il punteggio del Veneto è di 7,2, ben al di sopra della media nazionale di 5,7.

L’intera area sanitaria è un’eccellenza per il Veneto: la Regione conquista, infatti, la 4° posizione per lo stato di salute della popolazione, raggiungendo un punteggio di 6,5, a fronte di una media nazionale di 5,2.

Tra gli altri indicatori strutturali, di particolare rilevanza è il tasso di disoccupazione tra gli over 15: 4,2% contro l’8,1% di media in Italia (percentuale che vale al Veneto la 3° posizione nazionale).

La Regione è sul terzo gradino del podio per part-time femminile involontario (lavoratrici che hanno accettato un part-time per assenza di opportunità a tempo pieno): 12,3%, a fronte di una media del Paese del 17,1%.

Il Veneto occupa il 4° posto per percentuale di lavoratori che partecipano a forme pensionistiche complementari: la Regione del nord-est ha un tasso di partecipazione a forme previdenziali complementari di secondo o terzo pilastro pari al 45,6% ben al di sopra della media nazionale che si ferma al 39,2%.