Werwolf division, Giovani comunisti di Vicenza: “Preoccupati per ciò che accade nella nostra Provincia, e non solo”

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Sulla presenza di un vicentino all’interno del gruppo neonazista Werwolf, recentemente colpito da una raffica di arresti della polizia, intervengono i Giovani comunisti di Vicenza.

Il riferimento è a tale Simone Sperotto di Sandrigo, considerato uomo di fiducia del leader Daniele Trevisani.

Questa la considerazione di GC: “Questi fatti di cronaca non possono far altro che porci degli interrogativi su ciò che nella nostra Provincia, e non solo, sta accadendo – dicono -. Non si tratta infatti di un caso isolato, bensì inserito in un processo di rigurgito di realtà apertamente fasciste e neonaziste su tutto il territorio nazionale, le cui pratiche politiche non sono compatibili con quanto previsto dalla nostra Costituzione.

La cronaca dei mesi passati è piena di segnali d’allarme – aggiungono – come l’azione di un gruppo di ispirazione neofascista che ha esposto uno striscione nel pieno centro di Vicenza per sbeffeggiare la clausola antifascista del comune”.

Secondo Giovani Comunisti di Vicenza episodi come questi e come quanto emerso dagli arresti che hanno colpito Werwolf sono frutto di un progressivo sdoganamento della cultura fascista, perpetrato negli anni anche con la complicità del centrosinistra.

È allarme: “Quella verso cui stiamo rischiando di andare incontro è una realtà sociale che ha alla base valori come la violenza, il razzismo, il maschilismo, la sopraffazione e l’intolleranza, il classismo e lo sfruttamento dei deboli a favore dei gruppi sociali più ricchi.

D’altra parte, la classe politica attuale, partendo dai propri simboli, passando per la formazione stessa dei propri principali membri e le loro opinioni espresse, per concludere poi con le effettive politiche portate avanti, non lascia intuire nulla di diverso”, concludono.