West Nile, in Veneto 136 casi secondo il Bollettino sulla Sorveglianza delle Arbovirosi pubblicato dalla Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione. In esso si ha un quadro aggiornato della situazione di diffusione del West Nile e delle principali infezioni trasmesse sempre attraverso la puntura di artropodi (essenzialmente zanzare e zecche) nel territorio della Regione del Veneto.
La situazione ambientale e climatica dell’estate 2022 sta determinando un contesto molto favorevole alla circolazione di questo virus. La mancanza di piogge che causa il rallentamento dello scorrere dell’acqua di fiumi e canali produce la formazione di ristagni che sono l’ambiente ideale per le zanzare che facilmente si riproducono.
Tali fattori hanno visto un aumento dei casi di infezione confermati di West Nile che, alla data dell’11 agosto, risultano pari a 136.
Per quanto riguarda le misure di prevenzione, la Regione del Veneto da molti anni si è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare che prevede la collaborazione dei Comuni, delle Prefetture, dei Consorzi di Bonifica, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e delle Aziende ULSS.
La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni nell’uomo e negli animali (equini ed uccelli) e nella ricerca di questo virus nelle zanzare che vengono catturate con apposite trappole distribuite sul territorio regionale.
Ogni anno i Comuni, in collaborazione con le aziende sociosanitarie, attuano specifici programmi di lotta alle zanzare soprattutto con interventi di rimozione delle larve e di manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione di zanzare. Viene monitorata dalle Aziende Ulss l’adesione dei Comuni ai Piani di disinfestazione e i Comuni che non attuano le misure previste vengono segnalati ai Prefetti dell’area di competenza.
Di seguito si indicato alcuni comportamenti utili indicati nel Piano
Come evitare la proliferazione delle zanzare:
non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, e altri;
svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;
coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne);
effettuare una corretta disinfestazione delle larve in tombini, caditoie, fossi, con idonei prodotti e con ripetizioni dei trattamenti.
Evitare le punture di zanzare per evitare di contrarre il virus:
all’aperto indossare indumenti di colore chiaro, leggeri, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi);
utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo;
applicare a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet regionale al seguente link dove sono disponibili diversi materiali informativi tra cui la guida “Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare”.