XXV Festival di musica antica Spazio & Musica: dall’11 settembre al 7 novembre

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Venticinque anni di Armonie & Affetti: i due elementi che intitolano l’edizione 2021 rappresentano bene ciò che il Festival di Musica Antica Spazio & Musica ha sempre promosso a Vicenza. 

Con alle spalle più di 250 concerti, la rassegna s’inaugura come da tradizione sabato 11 settembre alle 20.30 al Teatro Olimpico con I Musicali Affetti e Fabio Missaggia alla direzione come violino di concerto. Il programma Meraviglie Barocche – Da Venezia a Brandeburgo propone un itinerario musicale che parte dagli autori della Serenissima Repubblica Veneziana fino a giungere alle porte della città tedesca. Si comincia, dunque, con le magie strumentali di Vivaldi e Dall’Abaco, per passare poi al concerto per due violini di concertino di Telemann, fino ad arrivare ad una delle più incredibili perle musicali  del Settecento. A chiudere la serata sarà infatti il Terzo Concerto Brandeburghese di Bach, che vede in dialogo tra loro ben nove strumenti ad arco solisti in un intreccio di contrappunto e virtuosismo. 

“Non vi è dubbio che il giorno tradizionalmente scelto per l’inaugurazione da Spazio & Musica, l’11 settembre, sembra assumere contorni particolarmente vasti e colmi di significati extramusicali – commenta l’assessore alla cultura Simona Siotto -. In un momento particolarmente buio nella storia del mondo intero, per quel che oggi sta capitando in Afghanistan, le meraviglie musicali di Vivaldi e Bach ci ricordano come forse solo la musica sia un linguaggio senza tempo e senza confini che può, meglio di ogni altro mezzo espressivo, tentare di unire le persone di ogni latitudine, nel nome di quell’arte e quella cultura che non temono confronti”.

Il Festival è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Veneto, il sostegno di Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Aim Agsm, A.I.S., Aquila corde e la collaborazione del Conservatorio di Vicenza “Arrigo Pedrollo”, del Festival modenese Grandezze&Meraviglie – Festival Musicale Estense di Modena.

Programma

Mercoledì 15 settembre alle 20 al Tempio di Santa Corona sarà protagonista l’Ensemble Zefiro, uno dei gruppi di riferimento per l’esecuzione di musica da camera con strumenti d’epoca del ‘700 e ‘800. Il titolo del programma L’epoca d’oro di oboe e fagotto promette grande virtuosismo, dal momento che l’organico vede come solisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi all’oboe e Alberto Grazzi al fagotto. In un ideale viaggio tra le corti della seconda metà del XVIII secolo, il pubblico potrà apprezzare alcune delle migliori composizioni scritte per questi strumenti da autori come Georg Friedrich Händel, Jan Dismas Zelenka e François Couperin.

Domenica 26 settembre alle 18.30 all’Oratorio di San Nicola sarà, invece, esplorato il repertorio dei Violini della SerenissimaRossella Croce – nota al pubblico anche attraverso le numerose registrazioni con Sony Classics, Arcana, Alpha, Cpo, Frame, Naive, Cipress, Brilliant tra gli altri – presenterà assieme ai Musicali Affetti un unicum dell’opera di Telemann. Si tratta dei concerti per violini senza accompagnamento, rarità frutto di un periodo caratterizzato dalla sperimentazione e innovazione.  

Venerdì 1 ottobre alle 18.30 a Palazzo Chiericati sarà il duo formato da Claudio Rado (violino) e Julio Caballero Pérez (clavicembalo) ad aprire il secondo mese di concerti. I due rivali mette a confronto le forti e distinte personalità musicali di Pisendel e Veracini, entrambi violinisti alla celebre corte di Federico Augusto I a Dresda. Questi due virtuosi del primo Settecento ebbero modo, quindi, di incontrarsi, ma da ciò che si evince dalle cronache pare sia stato più uno scontro. Da qui il nome del programma, che propone un duello in musica tra i grandissimi autori. 

Domenica 3 ottobre alle 18.30 al Tempio di Santa Corona verrà presentato il prossimo progetto discografico del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Vicenza, che fin dalla sua nascita è stata riconosciuta come una delle realtà più significative a livello nazionale. Trattasi dei duetti sacri di Paolo Benedetto Bellinzani, autore che rappresenta la classica figura di geniale maestro di cappella italiano del Settecento e la cui produzione spazia con maestria tra il sacro e il profano. Ad integrare con parti strumentali il programma non potevano mancare le sonate da chiesa di quell’Arcangelo Corelli che Bellinzani tanto stimava e ammirava.

Domenica 10 ottobre alle 17 alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari I Musicali Affetti offriranno una speciale selezione della musica strumentale del Seicento Italiano. Incentrato su autori “veneziani” come Dario Castello, Biagio Marini e Giovanni Battista Fontana, il programma si muove tra il virtuosismo, la fantasia ma anche il sofisticato contrappunto che contraddistinguono questo repertorio.

Domenica 17 ottobre alle 16 ai Chiostri di San Lorenzo andrà in scena uno spettacolo teatrale con testi e musiche del ‘500 e ‘600 con la regia di Alberto Allegrezza. La compagnia Dramatodía – dal greco “canto rappresentativo” – è noto per proporre allestimenti basati sulle modalità rappresentative tardo rinascimentali e con costumi ispirati all’iconografia coeva, oltre a poter contare su alcune delle più belle voci del panorama italiano. 

Domenica 24 ottobre alle 17 alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari la voce vincitrice del XV Premio Fatima Terzo condividerà il palco con I Musicali Affetti nel concerto dal titolo Sonare et cantare. Cantante e strumentisti rappresenteranno musicalmente gli affetti evocati dal testo, ossia la chiave per una buona interpretazione dei capolavori di Händel, Monteverdi e Vivaldi in programma.

Domenica 7 novembre alle 17 alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari chiuderà la XXV edizione di Spazio & Musica proprio il concerto che lo scorso anno, a causa della pandemia, era stato rimandato. Giusy Perna e Nicolò Balducci, vincitori della sezione del XIV Premio Fatima Terzo riservata al Conservatorio di Vicenza, potranno dare mostra della propria arte nel meraviglioso Salone d’Apollo.

Un’edizione generosa, quindi, che, attraverso l’interpretazione sia di affermati artisti sia di giovani talenti, guarda ad almeno altri 25 anni di musica antica nei tesori architettonici di Vicenza.