Il presidente del Veneto Luca Zaia ha chiesto questa mattina che le soglie critiche dei contagi di Covid siano divise per province. Lo ha annunciato lui stesso nella conferenza stampa, spesso interrotta per problemi tecnici, di oggi 23 ottobre a Marghera, in cui il governatore non ha voluto anticipare nulla dell’ordinanza in arrivo entro lunedì annunciata ieri. Ieri Zaia ha invece incontrato il ministro della Salute Roberto Speranza per chiedergli un nuovo piano sanitario nazionale in vista dell’aumento dei contagi. “L’app di biosorveglianza (ZeroCovidVeneto) non c’entra nulla con Immuni – ha detto Zaia- e deve avere l’ok del Garante della Privacy. Abbiamo chiesto al ministro di poter dare alle Regioni la facoltà di introdurre l’uso di queste App, ci eviterebbero il lavoro di recall ai pazienti quando non serve”.
“Noi abbiamo 707.814 mila studenti dall’infanzia alle superiori e abbiamo avuto 697 situazioni con almeno un caso, lo 0,12%” ha aggiunto “quindi abbiamo 835 studenti positivi”. “I ricoveri di Covid non in terapia intensiva – aggiunge – sono 600 e ad oggi preoccupano più questi delle terapie intensive stesse. Se il trend è questo entro novembre passeremo dal livello di allerta 2 al 3 per quanto riguarda le terapie intensive”.
“Abbiamo i tamponi rapidi in magazzino – ha aggiunto Zaia – se i medici di base ci danno l’ok nel pomeriggio li possono avere. La Germania ci ha messo in quarantena purtroppo, non esiste uno Schengen sanitario”.
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