Si chiama “Diversamente Veneto” ed è un diario ideato dall’imprenditrice ed esploratrice Jesusleny Gomes e realizzato con il patrocinio del Consiglio regionale veneto, che è stato distribuito ai bambini delle scuole primarie, con ciò supportandone (con dei costi?) la diffusione. Il diario racconta la storia di come il re Veneto e la regina Venezia hanno combattuto il nemico invisibile chiamato Covid. Tra i personaggi figura ovviamente Luca Zaia, il ‘governatore’, poi Roberto Ciambetti, il ‘presidente’, Francesca Russo, la ‘dottoressa’, e le 7 province venete. Viene quindi citata la Russo,direttore della Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria della regione Veneto, ma non è presente il virologo Andrea Crisanti. Eppure dovrebbe essere innegabile e oggettivo che entrambi abbiano avuto un ruolo determinante nella lotta al virus e nel contenimento dei contagi.
La cosa non è passata inosservata tra gli oppositori dell’attuale giunta. “C’è un limite a tutto, anche nella ‘Corea del Nord-Est’. Una campagna elettorale può essere fatta in modo onesto, trasparente, raccontando quanto è importante occuparsi in modo responsabile del bene comune – si legge sulla pagina Facebook del ‘Veneto che vogliamo’, la lista che sostiene la candidatura a presidente di Arturo Lorenzoni -. Oppure, con il patrocinio del Consiglio regionale, distribuendo alle scuole Primarie un fumetto sul Covid dove, tra i personaggi eroi, campeggia il Presidente Zaia e il Presidente del Consiglio Regionale Ciambetti. Noi continueremo a fare la prima cosa. Ma c’è un limite a tutto, anche in una terra che da 25 anni è in mano alle stesse persone”.
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