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Zaia e Crisanti, duello continuo. Il presidente: “meno tv”, il professore: “un po’ di decenza”

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Zaia e Crisanti
Zaia e Crisanti

Continua il duello tra il presidente leghista del Veneto Luca Zaia e il medico dell’Università di Padova Andrea Crisanti. Intervistato da Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano in edicola Zaia ha dichiarato che: “Lui è uno scienziato di altissimo livello, gli abbiamo affidato il più grande laboratorio italiano di microbiologia. Si occupa della fase di analisi. Ognuno deve fare il suo mestiere. Io ho la dottoressa Russo, capo della prevenzione: non fa analisi, ma ha ideato una strategia depositata l’11 febbraio“.

I reagenti però li ha comprati Crisanti, fa notare Lucarelli.

“Spettava a lui, ha il laboratorio in mano. È stato bravo in una cosa. Mi ha detto: ‘Presidente, ci serve questa macchina per processare i tamponi, me la compra?’. Io gliel’ho presa, siamo i soli in Italia ad averla“.

I tamponi sugli asintomatici però Mantoan non glieli voleva far fare.

“Mantoan gli ha scritto che quelle non erano le linee guida nazionali – precisa Zaia – Lui ha risposto con una lettera, in cui ritrattava le sue richieste: Crisanti questo non lo dice mai”.

Poi quel passaggio sulle interviste tv di Crisanti al limite del ridicolo detto da Zaia, la cui presenza mediatica è stata strabordante in questi mesi: “dovrebbe selezionare di più”.

Poche ore dopo è arrivata la dura replica del professor Crisanti:

Penso che dovremmo tutti quanti avere un pò di senso di decenza, per rispetto a tutte le sofferenze e ai morti. Io sulle sofferenze e sui morti non voglio speculare. Se loro dicono di avere avuto questi piani, li tirassero fuori“.

“Penso – aggiunge il virologo – che gli italiani abbiano visto sotto i loro occhi lo svolgersi di questa epidemia e abbiano visto chi ha fatto cosa. Hanno visto che cosa ho detto e su cosa mi sono battuto fin dall’inizio. Le carte parlano chiaro, penso che verranno fuori da sole, devono tirarle fuori loro”.

Infine la bordata finale del professore in merito alle partecipazioni televisive: “io non ho mai preso 1 euro da nessuna apparizione in tv. Ho solo partecipato a programmi di informazione e non ho mai sollecitato nessun intervento”.

Per fortuna che Zaia, nonostante le arrabbiature per gli assembramenti della movida, ha dato anche l’annuncio “a giugno apro cinema, teatri, tutto il circuito spettacoli“.

Così le persone spegneranno di più la tv.


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