Domani 20 febbraio è la IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e volontario, appuntamento che coincide con il quarto anniversario dall’inizio del contagio da Coronavirus nei nostri territori e che il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, presenta come appuntamento con il ricordo ma soprattutto con la gratitudine, eredità dei giorni drammatici del grande impegno contro la pandemia, ma che ancora oggi non deve mancare nei confronti di professionisti, operatori e volontari in campo sanitario e sociosanitario “per il lavoro che li vede protagonisti nelle nostre strutture ospedaliere e assistenziali, sui mezzi di emergenza, negli ambulatori e nei laboratori. Se l’ammirazione per l’operato nei giorni del Coronavirus è ormai un debito d’onore, la riconoscenza per la risposta che assicurano ogni giorno a noi cittadini è un dovere che abbiamo come società”.
Zaia è tornato con la memoria ai giorni del lockdown e dei drammatici bollettini quotidiani sui contagi e sulle vittime. “Abbiamo ancora presente- dice – l’ondata di vicinanza e stima verso l’eroismo del personale sanitario che affrontava il virus ovunque, pagando in molti casi con la propria vita la ricerca della salvezza altrui e la gestione di una situazione emergenziale senza precedenti.” Un ricordo, continua il presidente, che a volte sembra lontanissimo, soprattutto quando si hanno notizie, per fortuna raramente ma con reiterazione, di aggressioni, maltrattamenti, anche non solo verbali, verso medici, infermieri e altri professionisti della sanità da parte di alcuni pazienti o loro familiari. “Nelle nostre strutture – ricorda -, troviamo gli stessi operatori che tutti chiamavano angeli. Sono quelli che con grande passione rendono possibile il record di trapianti di organi nel Veneto, che combattono per salvare vite nei Pronto Soccorso o nelle corsie, che consentono alla nostra regione di essere al top a livello nazionale nell’assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti o ai malati terminali, che intervengono tempestivi sulle ambulanze o sugli elicotteri”.
La professionalità del personale sanitario e sociosanitario è per Zaia un grande capitale del modello veneto di cura, assistenza e ricerca. “In occasione di questa giornata – conclude -, rinnovo a tutti i componenti di questa grande famiglia i sensi di ammirazione e riconoscenza per l’opera che portano avanti ogni giorno e per i traguardi in ogni ambito che sono certo sapranno garantire ancora alla nostra Regione”.