Zaia vs Crisanti, M5S: “il prof ha svegliato 5 milioni di veneti”. +Europa: “relegato in un angolo”

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Di seguito i comunicati diffusi dal Movimento 5 Stelle e da +Europa sulla querelle tra Zaia e Crisanti

Il Prof. Crisanti ha il grande merito di aver svegliato 5 milioni di concittadini, riportandoli alla drammatica realtà: durante i 20 anni di Zaia in regione sono stati cancellati il 25% dei posti letto negli ospedali pubblici , eliminati centri di analisi sul territorio ed é avanzata inarrestabile la corsa alla privatizzazione della sanità. In questo contesto, il lavoro che è stato fatto da tutti gli operatori sanitari è ancora più encomiabile.

Se in questa “emergenza covid” è esistito un “modello Veneto” – quindi – è dovuto in larga misura proprio alle intuizioni del Prof. Crisanti che spesso sono andate contro la linea indicata dalla Regione. Ricordo che in materia di tamponi la Regione ha esordito andando in direzione opposta arrivando perfino a diffidare il Professore dal fare i tamponi agli asintomatici. Per non considerare poi, la richiesta di Zaia fatta al governo di cancellare le zone rosse, una autentica follia che se fosse stata accolta avrebbe avuto conseguenze drammatiche per la nostra regione.

Poi l’annuncio di avere dotato appositamente l’equipe di Crisanti di un macchinario per processare i tamponi, evidentemente riconoscendone la funzione indispensabile, salvo, contemporaneamente, annunciare i famosi “camper davanti ai supermercati” , che nessuno ha mai visto.

Oppure la più recente richiesta di aprire tutto e subito, contro ogni parere medico scientifico, prima ancora che contro il buon senso.

Oggi Zaia rivendica per se’ e per sue figura di fiducia meriti che non ha, dice di Crisanti che “ è un fuoriclasse”, ma gli intima di stare al suo posto, per denigrarne il ruolo addirittura nega sia mai esistito un modello Veneto e arriva a sminuire l’importanza dei tamponi, sottolineando che altrove ne sono stati fatti di più.

A Zaia va bene tutto e il contrario di tutto, per farsi propaganda, approfittando del fatto che monopolizza da mesi la presenza sugli organi di informazione.

Su questa vicenda- pero’ – deve essere fatta piena chiarezza. Se qualcuno cerca di nascondere o cambiare gli avvenimenti per un tornaconto politico, deve essere ben chiaro ai Veneti.

Enrico Cappelleti, candidato presidente M5s Regione Veneto


Se dal fornire i dati dei contagi, sono passate alla funzione evidente di propaganda politica elettorale, è meglio che le conferenze stampa quotidiane del Presidente Zaia vengano immediatamente sospese.
Per Noi di +Europa Veneto ciò che sta accadendo è chiaro: prima Zaia insiste per votare a luglio per capitalizzare la sua popolarità del momento, poi punta a settembre con una improbabile campagna elettorale in pieno agosto e il solito ostacolo della raccolta di firme per chi non fa già parte del sistema. Ma per fare tutto questo ha bisogno di attribuirsi meriti presunti che gli spianino la strada.
Ecco allora che le conferenze stampa servono per disconoscere i meriti veri, indiscutibili e fondamentali di chi non lavora per il consenso, ma per la scienza.
Dopo avere usato il Prof. Crisanti e il suo impegno fondamentale nella lotta alla pandemia, facendone per mesi una bandiera, Zaia ora l’ha relegato in un angolo.
La spiegazione: “ stia al suo posto”. Insomma ha fatto il suo lavoro, ora non disturbi il manovratore.
Uno spettacolo inaccettabile che – in realtà – viene da lontano: da quando a febbraio lo staff di Crisanti, chiese di bloccare il contagio sul nascere, facendo tamponi a chiunque fosse rientrato di recente dalla Cina, ottenendo in risposta un vera e propria diffida.
+Europa Veneto invece ringrazia Crisanti assieme a tutto lo staff dell’Università di Padova, visto che il professore già a gennaio aveva ordinato 20 respiratori, 20 mila mascherine e 500 mila reagenti, senza i quali non sarebbe stato possibile affrontare l’emergenza sanitaria e contenerla.
Di tutto questo Zaia e i suoi burocrati avevano fatto il tanto sbandierato “Sistema Veneto”, filo conduttore di due mesi di conferenze stampa e di decine di interviste.
Tutto bene, fino a quando ci si è voluti attribuire il merito, addirittura di un fantomatico “piano regionale”.
Il Prof. Crisanti ha solo – giustamente – ristabilito l’ordine delle cose e dei ruoli. Ma Zaia, invece di fare un passo indietro, ha pensato bene di intimare a Crisanti il silenzio.
Ora l’unico silenzio che chiediamo, è proprio quello del Presidente, che non si può permettere di usare la comunicazione istituzionale, come sua personale propaganda.

Corrado Cortese, Portavoce +Europa Veneto

Annalisa Nalin, Portavoce +Europa Veneto


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