Nasce in Veneto, promosso da Cisl Veneto, il comitato regionale di Iscos, ong di Cisl nazionale che da quasi quarant’anni anni si occupa di cooperazione internazionale. Avrà sede operativa a Zané, in provincia di Vicenza, in un capannone che fungerà da hub per lo stoccaggio e l’invio dei beni raccolti o acquistati grazie alle campagne di sensibilizzazione in aiuto alle persone migranti lungo la rotta dei Balcani. L’hub sarà il punto di riferimento della ong per l’intero Nord Italia, ma anche per associazioni di altri Paesi con cui già negli scorsi mesi si sono tessute relazioni di collaborazione, come Spagna, Austria, Germania, Svizzera…
Fin dall’inizio dell’anno, infatti, appena dopo la distruzione del campo profughi di Lipa (Bosnia Erzegovina) a causa di un grosso incendio, Cisl Veneto si è impegnata in una campagna di raccolta di fondi e di beni di prima necessità in sostegno ai migranti che in movimento lungo la rotta balcanica cercano sicurezza e sopravvivenza. Campagne che continueranno ancora più intense nei prossimi mesi, quando anche i profughi afgani saranno bloccati alle frontiere dell’Europa.
Due viaggi a gennaio, in situazione di estrema emergenza, poi diverse spedizioni sono state compiute per un totale di sei container carichi. Lì sul posto l’importante riferimento per le consegne sono la Caritas bosniaca e l’associazione No Name Kitchen, che lavora per i migranti delle rotte balcaniche in Bosnia, Serbia e Grecia, ma anche altre associazioni. Sono stati raccolti più di 22mila euro (oltre 17mila dei quali all’interno del sistema Cisl sul territorio) e consegnate circa 70 tonnellate di materiali, tra cibo (a partire da 25 quintali di riso), vestiti e calzature pesanti (tra cui 3400 paia donate da un’azienda veronese che produce in Bosnia), sacchi a pelo e tende, medicine e articoli per la pulizia personale; ma anche cellulari per consentire loro di rimanere in connessione, e di esserlo anche con il mondo, durante il lungo viaggio.
“Abbiamo sentito la chiamata immediata e urgente a un’azione di solidarietà di fronte a un’emergenza umanitaria così grave che stava bussando con forza alle porte dell’Europa, ossia a poche ore di viaggio da casa nostra, e purtroppo continua e continuerà a farlo» sottolinea in un comunicato Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto. “Da tempo, come Cisl nazionale e sindacato europeo, stiamo chiedendo con forza una revisione delle politiche migratorie – prosegue –, perché urge uscire dall’ottica emergenziale, ancora perdurante purtroppo, quando si parla di migrazioni e migranti, per passare finalmente a una politica immigratoria intelligente, strutturata e programmata. Ma intanto siamo tutti sollecitati a operare concretamente, per tutto quanto ci è possibile, agendo sui territori con iniziative come questa”.
Vincenzo Russo, presidente nazionale di Iscos, aggiunge: “Con gioia accogliamo la costituzione del comitato veneto. Concepiamo questo nostro impegno in continuità a quello speso per la tutela del lavoro e per la promozione di uno sviluppo sostenibile. Che è fatto anche di diritti e di democrazia, di ridistribuzione della ricchezza e di contrasto alle diseguaglianze, di dignità e inclusione sociale. E del diritto alla scelta di migrare».
“Ci ha sinceramente stupito l’immediata risposta di tante persone all’appello lanciato da Cisl Veneto – racconta Giancarlo Pederzolli, referente dei progetti di Iscos Veneto –. Sul fronte delle donazioni in beni e denaro fatte da privati cittadini, associazioni e qualche impresa, ma anche rispetto ai volontari, che oggi sono una ventina, e a questi altri con grande generosità si stanno aggiungendo, provenienti in particolare dalle fila dei nostri sindacalisti e attivisti». «Lo spazio destinato al nuovo hub di Zanè era stato prima una falegnameria ed era da lungo tempo in disuso – continua –. Poi un’impresa ha regalato un muletto per lo spostamento dei pacchi e pian piano si è partiti con l’attività e ci si è attrezzati meglio».
Fissata per sabato 18 settembre l’inaugurazione ufficiale del nuovo hub, che vedrà anche l’intervento di Stefano Allievi, esperto sui temi delle migrazioni. Qui si continueranno a svolgere le fondamentali attività di classificazione, confezionamento, e l’organizzazione delle spedizioni, dal caricamento dei furgoni all’espletamento di tutte le operatività burocratiche (richieste di permessi, predisposizione dei documenti doganali, etc). Attività che sono inevitabilmente destinate a intensificarsi prossimamente. Per informazioni e adesioni alla campagna e all’impegno in qualità di volontari, scrivere a veneto@iscos.eu.
Come ricorda Cinzia Bonan, segretario di Cisl Veneto: “L’emergenza tra poco alzerà ancora di più la soglia, quando durante i mesi invernali il freddo (in Bosnia si toccano anche i 15/20 gradi sotto zero), metterà a dura prova le capacità di sopravvivenza di chi è in cammino clandestinamente da settimane e settimane. E si tratta spesso di donne, ragazzi e bambini, questi ultimi con numeri in crescita. Insomma famiglie intere in viaggio per mesi». «Rinnoviamo il nostro appello di solidarietà, un appello che rivolgiamo naturalmente ai nostri lavoratori e alle lavoratrici, ma anche ai cittadini tutti, alle istituzioni locali, alle imprese e alle istituzioni”.