Il senatore Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, rieletto il 25 settembre e alla sua quinta legislatura tra Camera dei deputati e Senato, resta sempre legato a Vicenza di cui è il principale riferimento nel partito di Silvio Berlusconi e di cui fa buona testimonianza anche una stampa di piazza dei Signori ben in vista mentre parliamo con lui e collocata alle sue spalle nel suo nuovo ufficio al Senato.
Lo sentiamo questa volta, come altre, su una questione nazionale, la Finanziaria, ma che avrà sicure ricadute anche nel Vicentino.
Zanettin è stato il parlamentare veneto più rapido a rispondere alle nostre domande, diremmo anche questa volta vista la sua solita attenzione, insieme ad Enrico Cappelletti, padovano residente a Bassano e ben noto da tempo nel Vicentino, e deputato del Movimento 5 Stelle, mentre aspettiamo altri, graditi interventi.
Mentre la legge è ancora in discussione alla Camera dei deputati e, quindi, soggetta a modifiche, proprio alla luce delle osservazioni dei parlamentari, prima di passare al Senato, dove arriverà blindata per le scadenze che ne impongono l’approvazione entro fine anno per evitare l’esercizio provvisorio, pubblichiamo qui le risposte e le considerazioni del senatore vicentino per la maggioranza proprio dopo quelle del deputato Cappelletti (riassunte nel nostro titolo: “Quella di bilancio è una legge vigliacca anche su Superbonus, Reddito di Cittadinanza e pensioni”), per uno dei partiti di opposizione.
Senatore Zanettin, la Legge di stabilità ha cominciato il suo iter parlamentare. È il progetto di Finanziaria più tardivo nella storia della Repubblica.
Ci sono state le elezioni politiche anticipate ed è già un successo riuscire a lavorare, in questi tempi, in modo da riuscire ad evitare l’esercizio provvisorio. C’è da fare uno sforzo supplementare per riuscire a chiuderla entro il 31 dicembre. La Presidente Meloni ci ha chiesto di non prendere impegni fino a Capodanno e di tenerci pronti a lavorare anche nei giorni di festa.
La critica di fondo a questa manovra, non solo da parte dell’opposizione ma anche, ad esempio, da Confindustria è quella di mancare di strategia e di mirare più alla contingenza.
È una manovra prudente e per certi versi anche in continuità con il Governo Draghi. Chi paventava un Centrodestra che avrebbe fatto crollare le borse, avrebbe esposto l’Italia ai mercati e ai turbamenti dell’Europa, in realtà ha trovato un Centrodestra moderato che, anzi ha fatto crescere le borse.
I tempi di azione sono stati strettissimi, non c’era la possibilità di fare scelte strategiche di lunghissimo periodo e la manovra lascia spazi nel caso migliorasse il contesto generale, per fare manovre correttive.
Senatore Zanettin, il focus della manovra è per necessità sui costi dell’energia
Il problema principale che hanno i cittadini e le imprese è calmierare le bollette. Condivido la scelta di questo Governo di destinare tutte le risorse disponibili a mitigare l’effetto della crisi energetica.
Forza Italia ha cercato un ruolo autonomo nella coalizione di maggioranza a proposito della Legge di bilancio
Con i partner della coalizione il rapporto è buono ma noi di Forza Italia abbiamo una storia, una cultura e dei programmi che hanno delle loro specificità. Cerchiamo di dare maggiori risorse alle pensioni minime, il nostro obiettivo è portarle a 1.000 euro.
Un altro tema su cui Forza Italia si è impegnata è quello del Superbonus 110.
Il termine del 25 novembre per il deposito della Cilas è una tagliola inaccettabile. Rispondendo ad una mia domanda in audizione il ministro Giorgetti ha detto che occorreva una disciplina transitoria. Presenteremo emendamenti a scalare che rinviino quel termine, che rischia di creare contenziosi inutili sia fra i privati e i loro professionisti sia fra i privati e le pubbliche amministrazioni. Allungare il termine mi pare il minimo sindacale.
Stamane però il sottosegretario Fazzolari dice che il termine non sarà rinviato.
Forza Italia sul rinvio si batterà con la massima determinazione. Non accettiamo diktat.
Zanettin, Confindustria ha bocciato la bozza della Legge di bilancio e in particolare ha manifestato la propria insoddisfazione sul cuneo fiscale.
È chiaro che incidere sul cuneo fiscale è una cosa che dobbiamo fare perché consente ai lavoratori di mantenere più soldi nello stipendio. Non c’erano grandi risorse a disposizione e sono state messe tutte sull’energia nella speranza che il caro bollette possa attenuarsi e che poi ci siano maggiori risorse per fare il taglio delle tasse.
Un’altra critica si è appuntata sulla quota 103.
Le pensioni, il taglio del cuneo fiscale e delle tasse sono meno impellenti. Punteremo nella fase emendativa della Legge di bilancio alla decontribuzione per i nuovi assunti in modo da rendere più vantaggioso per le imprese questo tipo di assunzioni.
Senatore, l’opposizione, soprattutto i 5 Stelle, è contraria alla riforma del Reddito di cittadinanza.
Se ne facciano una ragione. Non lo abbiamo mai condiviso e, per noi, deve rimanere solo per coloro che non hanno possibilità di lavorare e che hanno un’oggettiva impossibilità di trovare occupazione.