Sulla videoconferenza di stamattina al parlamento italiano del presidente dell’Ucraina Zelensky (“Zelensky, videoconferenza al parlamento italiano: rinnovata richiesta aiuti all’Ucraina e sanzioni contro la Russia, presenti, assenti“) abbiamo chiesto, prima ancora che si svolgesse, un commento ai 5 parlamentari vicentini (per motivi istituzionali, è ministro del governo Draghi, non potevamo farlo con Erika Stefani, ndr), tutti da noi interpellati uno per uno, e cioè Pierantonio Zanettin, Silvia Covolo, Erik Pretto, Daniela Sbrollini, Cristina Caretta e Germano Racchella.
Premesso che Erik Pretto ci ha subito contattato, anche lui di persona, per comunicarci la sua assenza “obbligata” in parlamento per motivi strettamente personali e non politici, ecco la prima di altre due “reazioni” già da noi raccolte, quella dell’on. della Lega Silvia Covolo, a cui, nell’attesa delle altre, seguirà quella del deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin.
Gentile direttore, penso sia stato del tutto corretto ascoltare il grido di dolore del premier di un paese sotto attacco. Zelensky ha invocato la pace, per la quale sta pregando anche Papa Francesco. Rispetto al momento in cui si è rivolto alla piazza di Firenze, i bambini morti sono passati da 79 a 117. Si tratta di numeri che mettono molta tristezza e che ci devono indurre a riflettere.
Zelensky ha poi evidenziato che si aspetta che l’Italia possa ricambiare l’aiuto offerto dall’Ucraina durante la pandemia, con l’invio di personale sanitario. Per fortuna ha evitato riferimenti inappropriati come quello alla Shoah, fatto l’altro giorno dinanzi al Parlamento israeliano.
Draghi ha, poi, ricordato che l’accoglienza e la solidarietà sono l’orgoglio del nostro paese.
Io penso semplicemente che l’Italia debba contribuire alla difesa della libertà e della democrazia faticosamente conquistate anche da altri popoli, e da noi, talvolta, sottovalutate o date per scontate.
Penso inoltre che occorra fare di tutto per favorire una mediazione tra i due paesi in guerra, per mettere fine ad una contesa che sta portando conseguenze economiche devastanti per l’Italia. L’Europa si è dimostrata compatta nella reazione contro gli aggressori, penso che la stessa compattezza vada manifestata anche nella revisione delle regole decisionali comuni, a partire dalla politica estera, e nello stanziamento di risorse per i paesi più penalizzati, economicamente, da questa nuova emergenza umanitaria.
On. Silvia Covolo (Lega)