Zhang Mingfang arrestato in Russia: condannato all’ergastolo per omicidio di una gestante a Montecchio Maggiore era latitante da 16 anni

561
Zhang Mingfang da giovane
Zhang Mingfang da giovane

Si è conclusa in Russia, dopo 16 anni di latitanza, la fuga del cittadino cinese Zhang Mingfang, ricercato, in campo internazionale, dalle autorità italiane dal 2003 per omicidio, tentato omicidio e rapina commessi in un appartamento di Montecchio Maggiore (VI) la sera del 20 aprile 2003. La vicenda all’epoca suscitò molto scalpore per la violenza con cui l’omicida aveva infierito sulle vittime.

Zhang Mingfang adesso
Zhang Mingfang adesso

Presentatosi come medico ed operatore della medicina tradizionale cinese, il Mingfang chiese ospitalità a dei connazionali, dimoranti da anni a Montecchio Maggiore (VI), per poter esercitare la propria attività, anche di massaggiatore shiatsu, ma di lì a poco veniva licenziato dal proprietario dell’appartamento, anche lui massaggiatore, insoddisfatto dalle prestazioni mediche del Mingfang che tuttavia all’apparenza, continuò a mantenere buoni rapporti con gli ospitanti.

Questi invece era più attirato dalla somma di denaro che i padroni di casa tenevano all’interno dell’abitazione ed approfittando di una festa per la propria partenza aveva pensato di appropriarsi dell’ingente (ancor più all’epoca) somma pari a circa 20.000 euro.

Forse sorpreso dai coniugi mentre si appropriava del denaro, aveva colpito a morte la donna incinta e ferito gravemente il marito della stessa, per poi darsi alla fuga con il bottino.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza, dopo i primi accertamenti, si misero subito sulle sue tracce ricostruendone gli ultimi spostamenti. Le indagini indirizzarono gli investigatori subito nelle province di Milano e Novara per poi proseguire in Francia, a Parigi per la precisione, ove viveva la moglie dell’assassino.

Le immediate comunicazioni, tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol, con le forze di polizia francesi consentirono di accertare che lo stesso aveva già comprato un biglietto aereo per la Cina pagandolo in contanti e riuscendo ad imbarcarsi il giorno successivo al suo arrivo in territorio francese, su un volo in partenza dall’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi per Pechino.

Immediatamente fu inserita la nota di ricerca del latitante in banca dati Interpol.

La Corte di Assise di Vicenza, nel frattempo, il 19 ottobre 2006 condannava il cittadino cinese Mingfang Zhang alla pena dell’ergastolo, accogliendo quindi il dettagliato quadro probatorio presentato dai Carabinieri Berici coordinati dall’allora Pubblico Ministero dott. Giacomelli che aveva sostenuto l’accusa in aula.

Le successive ricerche inoltrate sempre tramite lo SCIP- Divisione Interpol alla Cina non trovarono alcun riscontro.

Nel corso degli anni il Nucleo Investigativo di Vicenza non ha mai mollato la presa avendo riscontri sulla presenza del latitante anche in Grecia, probabilmente con documenti falsi, fino a quando, con l’ausilio dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale di stanza a Mosca, la polizia russa lo ha localizzato e fermato.

Nella tarda serata di ieri Zhang Mingfang, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è giunto all’aeroporto di Fiumicino ed espletate le formalità di rito presso gli Uffici di Polizia di Frontiera Aerea è stato associato presso Casa Circondariale di Civitavecchia, per iniziare a scontare la pena dell’ergastolo.

Qui altre operazioni dei carabinieri