Zona Logistica Semplificata Veneto, il Pd denuncia immobilismo del Governo

626
Zona Logistica Semplificata Veneto zls porto venezia

Uno stallo inaccettabile per la Zona Logistica Semplificata del Veneto viene denunciato oggi dal Partito democratico del Veneto.

“Sembra incredibile, ma è tutto vero – dice il consigliere regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello -. Dopo che la Zls era stata introdotta e rilanciata dai precedenti Governi come strumento di sviluppo per le aree di Porto Marghera, del veneziano e del Polesine, adesso tutto è fermo.

La cosa che grida vendetta è che si parla di 250 milioni di euro che mancano dalla manovra, non di cifre monumentali. Meno male che Salvini si è fatto vedere da queste parti in pompa magna.

Il disinteresse – prosegue – che la destra mostra per aree da trasformare in realtà attrattrici per investitori e imprese è devastante. Faccio richiamo alle forze politiche regionali amiche di questo Governo, affinché questo stallo venga a cessare. Lo chiedono gli imprenditori e il territorio. Fare spallucce sarebbe un insulto”, conclude il consigliere dem.

La Zona Logistica Semplificata per il Veneto (Zls) è diventata realtà a ottobre scorso grazie alla firma del decreto governativo che l’ha istituita ufficialmente. Si tratta di un’area molto vasta (4.681,21 ettari) che si estende tra zone portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale con baricentro nel Porto di Venezia e Chioggia.

Dentro, oltre Venezia e Rovigo, anche 17 comuni Polesani. La Zona Logisitica Semplificata per il Veneto si pone l’obiettivo di attrarre investimenti, in particolar modo nell’ambito di settori come logistica, trasporti e attività produttive.

Prevista a sostengo dell’impresa una forte semplificazione amministrativa e la possibilità di accedere a sgravi fiscali, oltre che ad un piano di interventi regionali finanziati con le risorse del PR FESR 2021-2027.