Zonin piange in tribunale mentre invoca Dio, dopo 10 minuti parla al Tg3 del Veneto: nulla sapevo, sono innocente

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Zonin intervistato dal Tg3 Regione dopo la sua memoria difensiva
Zonin intervistato dal Tg3 Regione dopo la sua memoria difensiva

Gianni Zonin è scoppiato a piangere nell’aula del tribunale a Borgo Berga mentre leggeva la conclusione della lettura per parti della sua memoria, invocando Dio, al processo della Banca Popolare di Vicenza con la frase da noi anticipata ieri e ripresa dalla sua memoria, che qui abbiamo pubblicato sempre ieri,  con cui ha ufficializzato le sue dichiarazioni spontanee rese dopo il rifiuto, legittimo, di sottoporsi all’interrogatorio di rito:

Niente di illecito ho commesso, e di niente di illecito mi sono reso responsabile. Di questo mi sento sicuro e per questo mi sento sereno. È questa serenità che mi ha consentito di assistere in prima fila quasi a ogni udienza di questo procedimento. Ed è questa serenità, unita alla sofferenza mia e al dolore di tanti, che continuerà ad accompagnarmi nel futuro per gli anni che, pochi o tanti che siano, Dio vorrà ancora accordarmi”.

La presidente del Collegio giudicante Deborah De Stefano ha, quindi, interrotto l’udienza in attesa che iniziasse la deposizione di Emanuele Giustini e dopo circa 10 minuti Zonin si è concesso, lucidamente, a una intervista al Tg3 del Veneto in cui ha ribadito la sua innocenza da presidente inconsapevole di quanto avvenisse nella BPVi al di fuori o contro le regole.